Partivano da Corno Giovine in peno pomeriggio, arrivavano a Lodi tra viale Pavia e via Sant’Angelo, molto probabilmente dove conoscevano meglio la viabilità, necessaria per scappare al volo se visti, prendevano l’elenco del telefono e verificano chi era in casa e chi no. Poi la scelta di chi visitare, rigorosamente a squilli andati a vuoto, quindi a casa vuota. Tranne una volta in cui poteva finire in tragedia. Si tratta di C.C., 21 anni, milanese con gli obblighi di dimora, C.M., 23 anni sempre milanese e pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, come il compare. Ma anche di V.B., ragazza 24enne, lodigiana, con obbligo di firma per precedenti per droga. Per ora sono loro contestati 4 episodi ma gli investigatori ritengono che questa banda abbia agito molte altre volte. E sempre con la stessa dinamica: chiudendo con scotch colorato gli spioncini dei vicini di casa e forzando le serrature, anche blindate