“lLa scuola merita di più”: sabato 31 ottobre manifestazione nazionale dell

Rivedere l’entità e i tempi della manovra sulla scuola, ottenere risorse adeguate per il rinnovo contrattuale e contrastare la precarietà stabilizzando il lavoro. Sono queste le motivazioni alla base della manifestazione nazionale indetta per sabato prossimo 31 ottobre dalla Cisl e dalla Cisl scuola a cui prenderà parte anche una delegazione piacentina per sostenere una vertenza a cui il Governo è chiamato a dare risposte concrete. Tre quindi i punti portati all’attenzione  del governo. Come spiega Stefano Vantatori della Cils scuola Piacenza: "Lasciamo ad altri il gioco facile e sterile del massimalismo che tutto promette e niente risolve: non inseguiamo l’impossibile "ritiro" di leggi fortemente contrastate, ma ormai approvate dal Parlamento. Riteniamo invece di dover rivendicare, perché possibile e sensato, un riesame dei provvedimenti sugli organici adottati in attuazione della legge 133/08. Così sono insostenibili. La scuola non riesce a reggere l’urto delle misure del Governo: oggi ci sono 3.826 classi in meno e 37.441 alunni in più, i plessi sono sovraffollati e non sicuri, le aule non sono vivibili, il personale amministrativo del tutto insufficiente non solo per svolgere i compiti di sorveglianza, assistenza e pulizia ma addirittura, talvolta, per aprire gli istituti scolastici la mattina. Quello del personale Ata è una drammatica emergenza. Dei 44.500 tagli decisi dalla manovra, 30 mila sono gli ex bidelli. E poi c’è il problema dei precari. La Cisl chiede di confrontarsi, aprire un tavolo e trovare soluzioni possibili e appropriate Poi c’è il contratto.Vogliamo le risorse necessarie per un contratto che deve non solo tutelare il potere d’acquisto dei salari, ma valorizzare adeguatamente il lavoro nella scuola, reso nel frattempo ancor più gravoso e difficile". "Il rinnovo è sacrosanto, servono risorse adeguate – ha detto il segretario nazionale Cisl Scuola Francesco Scrima – e bisogna valorizzare le professionalità del personale. Siamo disponibili al confronto ma chiediamo che i risparmi di spesa siano investiti nella valorizzazione professionale". Il ministro Tremonti ora rivaluta il posto fisso ma sarebbe una presa in giro limitarsi alle parole. "Bisogna affrontare il precariato con senso di responsabilità – ha chiarito Francesco Scrima della Cisl Scuola – : iniziamo a mettere in ruolo quelli che devono coprire i posti vacanti e disponibili, va garantito il turn over del personale e va affrontata l’emergenza del personale Ata". I posti vacanti e disponibili riguardano 30 mila docenti e 73 mila Ata. Per il prossimo anno 40 mila persone andranno in pensione: è necessario che il governo assicuri la copertura e il turn over

Radio Sound