Ora di Religione. Francesconi: ?Pieno accordo con le parole di Bagnasco?

"Non si può conoscere l’Italia, la sua storia, la sua arte, la sua cultura, il suo ordinamento giuridico, la sua organizzazione sociale, senza conoscere la religione Cristiana" questa, per Luigi Francesconi (PdL) la ragione principale per difendere l’insegnamento della religione Cristiana all’interno delle scuole italiane."L’ora di religione – spiega il Consigliere Regionale – è, come chiaramente dicono le parole del Concordato e come ha ricordato il Cardinal Bagnasco, una materia come un’altra in cui non si tenta di convertire nessuno, ma in cui si studia il Cristianesimo, la stria del pensiero cristiano e la storia della Chiesa. Come avviene già da anni nel programma viene inserito anche lo studio delle altre religioni, ma non fine a se stesso e per i seguaci di quelle religioni, come vorrebbe la proposta Urso – D’Alema, bensì in un’ottica di confronto con il Cristianesimo per capire le differenze, senza discriminarle.La posizione laicista confonde l’ora di religione, che affronta il Cristianesimo in modo laico, con il Catechismo, fatto nelle Parrocchie e rivolto a chi crede.Quindi "chi di ragione colpisce di ragione perisce": l’atteggiamento dei Cristiani è come sempre più aperto ed equilibrato di quello dei laicisti.""Conoscere il Cristianesimo – conclude Francesconi – non fa certo male ai ragazzi stranieri che vivono nel nostro Paese, anzi li aiuta a comprendere meglio la realtà in cui si trovano, realtà che spesso ignorano gli stessi ragazzi italiani, poiché le famiglie spesso non trasmettono più questi insegnamenti. Ben venga, allora, la scuola."

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