Cambio al vertice dell’associazione La Ricerca: al sacerdote fondatore, don Giorgio Bosini, è subentrata Daniela Scrollavezza, altro nome storico dell’organizzazione da trent’anni impegnata sul fronte del disagio giovanile e della prevenzione. "Un passaggio importante perché necessario", sottolinea don Bosini, rimarcando che consentirà continuità e sviluppo. Anche se al timone non troveremo più un sacerdote, "questa realtà, che è un’istituzione laica, ma pur sempre d’ispirazione religiosa – assicura – resta affidata all’impegno di credenti che hanno vissuto e vivono al mio fianco e con i quali condivido quella passione educativa per l’Uomo, che ci guida da sempre". Don Bosini, che peraltro non lascia "La Ricerca", dove continua ad operare quale socio e fondatore, è impegnato anche in altri incarichi importanti: alla guida dell’istituto Madonna della Bomba-Scalabrini e dell’Ufficio Economato della diocesi di Piacenza-Bobbio. Sta inoltre lavorando ad un grande progetto: la fusione di più realtà impegnate sul territorio nel servizio alla persona, una organizzazione che comprenderà anche La Ricerca, e che – sottolinea – sarà capace di dare una risposta ancora più allargata e articolata.Daniela Scrollavezza, al suo fianco fin dalla nascita del Ceis di Piacenza, è stata nominata presidente della "Ricerca" dal rinnovato direttivo di cui fanno parte soci, operatori e volontari della prima ora: Piergiorgio Veneziani (vicepresidente), Mara Verderi, Donatella Peroni, e Piero Delledonne. In questi trent’anni ha ricoperto diverse funzioni, fino a diventare responsabile, due anni fa, di tutti i Servizi e del Sistema Qualità. Originaria di Fiorenzuola, nel ’97 è stata insignita del "Premio solidarietà per la vita – Santa Maria del Monte – Trevozzo – Nibbiano" della Banca di Piacenza. "Ho imparato ascoltando – afferma -. Nella mia crescita, anche professionale, per me sono state fondamentali le relazioni personali con coloro che ho incontrato: don Giorgio, gli ospiti delle nostre strutture, i familiari, i professionisti conosciuti in vari ambiti esterni ed interni, i miei colleghi, ancora presenti e non, che hanno dato un contributo significativo alla nostra mission, e chi ha svolto non facili compiti direttivi. Mi hanno aiutato a capire e ad agire". Lasciato un lavoro sicuro, nel l982 ha scelto di impegnarsi concretamente nella lotta alla tossicodipendenza, al fianco di don Giorgio Bosini e di altri giovani piacentini socialmente impegnati. Da allora l’associazione "La Ricerca" è cresciuta, articolandosi in diversi servizi per dare risposte al disagio in tutte le sue forme, svolgendo attività di recupero e di prevenzione a stretto contatto con i giovani. Quattro le strutture residenziali attivate: la comunità per i tossicodipendenti, "La Vela", quelle per mamme in difficoltà, "Luna Stellata" e di doppia-diagnosi per persone con problemi di dipendenza correlati a disturbi psichiatrici, "Emmaus"; e la casa accoglienza per malati di aids, "Don Venturini" di cui Daniela Scrollavezza è stata tra i fautori e prima responsabile dal ’94 al ’99. Quali le priorità della sua conduzione? "Innanzitutto continuare a migliorare le professionalità e le competenze, alimentandole costantemente con i valori dell’umiltà e del servizio all’Uomo. Mi riferisco a quanti fanno la scelta di intraprendere una professione così speciale, come la nostra, che è quella di aiutare con umiltà l’Uomo che soffre. Vanno sostenuti in questo difficile cammino perché non perdano mai di vista un aspetto basilare: utilizzare le competenze professionali con spirito di gratuità, metterle al servizio dell’altro, insieme al quale si costruisce qualcosa".