Disagi ai pendolari. Francesconi: ?Ma in questi anni Boiardi dov?era??

PIACENZA, "Leggendola mi sono chiesto: ma dov’è stato Boiardi negli ultimi cinque anni?", se lo chiede ironicamente Luigi Francesconi (PdL) commentando l’interrogazione presentata dall’ex Presidente della Provincia Gianluigi Boiardi in merito alle condizioni igieniche in cui versano i treni, in particolare rispetto al rischio di contagio del virus H1N1. "Boiardi – prosegue il Consigliere Regionale e Capogruppo PdL in Provincia – dimentica di aver amministrato la Provincia sino a pochi mesi fa e di essersi più volte trovato a far fronte con gli oggettivi problemi che ogni giorno i pendolari devono affrontare, tra cui appunto la pulizia ed il sovraffollamento dei convogli, senza però essere riuscito a far nulla di concreto, se non qualche accalorata quanto estemporanea dichiarazione di intenti e qualche assemblea pubblica a mo’ di spot elettorale a cui ha partecipato anche l’Assessore Regionale ai trasporti Alfredo Peri.Mi sembra pertanto forzato e pretestuoso pretendere che l’Amministrazione Trespidi abbia fatto in quattro mesi ciò che quella di Boiardi non ha fatto in cinque anni.""Quanto alla questione della prevenzione della cosiddetta febbre suina – prosegue – Boiardi dimentica che questa competenza è in capo all’ASL, la quale si muove, a sua volta, rispettando le direttive impartite dal Sistema Sanitario Regionale.La competenza regionale è tanto più evidente nel caso di situazioni in cui sono coinvolte più province o addirittura più regioni, com’è appunto il caso dei treni.Affinchè non rimanga pura demagogia, invito Boiardi ad indirizzare la sua per altro opportuna richiesta ai suoi compagni di partito che governano la nostra Regione.""Quanto al dialogo con le associazioni pendolari – chiosa Francesconi – il centro-destra l’ha sempre gestito in modo franco, pragmatico e non ideologico, dimostrando di saper veramente ascoltare le istanze pervenute, molto diverso da ciò che invece ha fatto al sinistra la quale, come dimostra a livello regionale, non ascolta o si sceglie interlocutori ad essa gradita per strumentalizzarne le posizioni non per risolvere realmente i problemi".

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