Le minacce non ci spaventano. Ma – soprattutto nei momenti di crisi – un tessuto sociale compatto e una politica responsabile non possono e non devono sottovalutare il pericolo che può derivare dalle Brigate rosse e dal fondamentalismo islamico. Non è solo questione di integralismi. Non si può prendere sottogamba la possibilità che una religione violenta, attraverso moschee e internet, possa arrivare anche a persone apparentemente integrate come il libico Mohamed Game, che pochi giorni fa si è fatto esplodere davanti alla caserma «Santa Barbara» di via Perrucchetti, a Milano. La politica non può permettersi il lusso di mascherare con il buonismo le proprie responsabilità. Questo significa: non minimizzare, dare regole certe anche alla pratica del culto e alla diffusione delle moschee. Sul tema lo scontro dev’essere sincero e franco nelle aule del parlamento e dei consigli comunali, ma sui valori fondamentali dovremmo trovare un’unità. Al di là di quanto stiamo facendo adesso. Massimo Polledri