Presenze piacentine alla sesta edizione del congresso nazionale dell’Associazione Geriatri Extraospedalieri (AGE), svoltosi nei giorni scorsi a Parma. Diversi sono stati i professionisti della nostra Ausl che hanno partecipato all’evento scientifico dedicato al tema della Geriatria come punto d’incontro fra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura della persona anziana.I numerosi relatori (tra cui il professor Niccolò Marchionni, presidente nazionale della Società Italiana di Geriatria e Gerontologia) hanno affrontato i temi della fragilità e della comorbilità, intesa come presenza contemporanea di più malattie ad andamento cronico nella stessa persona e condizione assai tipica dell’anziano. Sono state inoltre analizzate tematiche come la terapia, la disabilità nella terza età, ivi inclusa la riabilitazione, l’utilizzo degli ausili per l’autonomia e della terapia occupazionale.La sessione riabilitativa moderata dal dottor Germano Pestelli (vicepresidente nazionale della Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e dal dottor Lorenzo Panella, ha visto fra i relatori il dottor Giuseppe Buonanno, fisiatra dell’ospedale di Borgonovo e membro del consiglio direttivo dell’AGE Emilia Romagna.Il professionista della nostra Ausl ha parlato del delicato ruolo degli ausili nel contenimento della disabilità dell’anziano. Grazie alla consolidata esperienza nel settore (maturata anche come consulente a Cremona), Buonanno ha posto l’accento sui cambiamenti che stanno interessando in questi anni la prescrizione di questi presidi. Carrozzine, bastoni, letti ortopedici e altri ausili devono essere forniti al paziente in modo appropriato: "Altrimenti si può rischiare – spiega il dottor Buonanno – di non aiutare l’anziano ma, anzi, di danneggiarlo. Come i farmaci, gli ausili hanno precise indicazioni e controindicazioni, pertanto la loro prescrizione va attentamente personalizzata sulla base delle specifiche esigenze del disabile e sulle caratteristiche dell’ambiente in cui verrà reinserito, sia esso il domicilio oppure la struttura protetta. In un panorama nazionale e internazionale in cui la disabilità è in forte aumento diventa oggi sempre più attuale proprio il tema del governo clinico. Fatto salvo naturalmente il diritto di assicurare a ogni persona quello che le occorre, il punto cruciale diventa proprio quello di capire e valutare quale sia l’ausilio migliore, con il miglior rapporto costo/efficacia. Questa è soprattutto una garanzia di qualità".Sempre nell’ambito del progetto riabilitativo, è intervenuta a Parma anche la terapista occupazionale Maria Vita De Tommasi in forze all’unità operativa che ha sede a Borgonovo. Entrambi hanno sottolineato come solo un attento e lungimirante progetto riabilitativo, elaborato dall’equipe multiprofessionale che ha in carico l’anziano sin dal ricovero in riabilitazione, possa rivelarsi efficace strumento di continuità terapeutica attraverso i vari setting, in un’ottica di integrazione fra ospedale e territorio. L’evento scientifico – che si è svolto sotto l’alto patrocinio della Presidenza della Repubblica, del Ministero della Salute e delle più autorevoli Società Scientifiche nazionali – ha visto anche la partecipazione della dottoressa Itala Orlando, responsabile della progettazione e formazione dell’ASP "Azalea" di Castelsangiovanni, che ha tenuto un’interessante e toccante relazione sul progetto di fine vita in residenza protetta. Infine, tra le presenze piacentine va ricordata anche quella del dottor Lucio Luchetti, responsabile del consultorio per i Disturbi cognitivi. Il geriatra piacentino ha moderato la sessione poster, dove sono stati presentati e discussi interessanti lavori di ricerca clinica, organizzazione e innovazione dei servizi e di integrazione dei percorsi tra ospedale e territorio.