Sarà la padovana Cons.Fer Consorzio Stabile a ricostruire il ponte sul fium

L`Anas ha aggiudicato all’impresa Cons.Fer Consorzio Stabile, con sede in Selvazzano Dentro (PD), composto da Fip Industriale S.p.A., Rizzi Zuin e C.Rz S.n.c. ed Edil 2000 S.r.L., l’appalto integrato dei lavori di ricostruzione del nuovo ponte sul fiume Po lungo la strada statale 9 "via Emilia", dal km 262,392 km al km 263,487,  tra San Rocco al Porto (Lodi) e Piacenza.L’importo complessivo posto a base di gara era di quasi 60 milioni di euro; l’impresa Cons.Fer si è aggiudicata l’appalto, esperito con il criterio dell`offerta economicamente più vantaggiosa, per un importo di  poco più di  44 milioni di euro, offrendo un ribasso del 27,33%."La Commissione giudicatrice nominata dall’Anas – ha detto il Presidente Pietro Ciucci – ha valutato con scrupolo ed attenzione le nove offerte pervenute dagli invitati, rispettando pienamente i tempi promessi per l’aggiudicazione dei lavori. A poco più di 5 mesi dal crollo abbiamo dunque aggiudicato anche i lavori per il collegamento definitivo. Il notevole impulso dato dall’Anas e  il coordinamento e la positiva collaborazione degli enti coinvolti  ha permesso la contrazione dei tempi burocratici delle varie fasi approvative. La consegna dei lavori è prevista, come già annunciato, entro la fine del mese di novembre".Inoltre, sempre in data odierna sono state consegnate le attività relative alla progettazione esecutiva delle opere,  che saranno portate a compimento entro il prossimo 7 novembre.  Il progetto esecutivo sarà approvato dall’Anas nei 10 giorni successivi.Al fine di contenere i tempi di valutazione del progetto esecutivo e di effettuare un’analisi precisa e puntuale di ogni dettaglio, l’Anas ha ordinato all’appaltatore di presentare gli elaborati esecutivi secondo un iter che comprende quattro passaggi intermedi. Grazie anche alla collaborazione del Ministero della Difesa – 5° Reparto Infrastrutture – Ufficio BCM – di Padova, l’appaltatore è stato autorizzato ad effettuare le operazioni di bonifica bellica nelle aree interessate dai lavori; tali attività verranno svolte durante lo sviluppo della progettazione esecutiva.Il progetto per la ricostruzione del ponte sul fiume Po è stato modernamente impostato avendo cura, soprattutto, dell’architettura e dell’inserimento ambientale, della sicurezza, della funzionalità, della durabilità e della sostenibilità.Il progetto prevede il completo rifacimento del ponte per un’estensione di circa 1300 metri, di cui 1079 metri di nuovo ponte, il mantenimento delle pile esistenti dell’attuale ponte metallico e la demolizione dell’intero viadotto lato Lodi, salvaguardando la parte ad archi in muratura del vecchio viadotto di accesso lato Piacenza. Una travata reticolare metallica, con impalcato anch`esso in acciaio, impostato sulle esistenti pile in muratura e su tre nuove pile in calcestruzzo armato, costituirà i primi 800 metri del ponte, in alveo ed in golena sinistra del Po. Una travata poggiante su nuove pile in calcestruzzo armato, affiancate alle esistenti arcate murarie, che saranno oggetto di interventi di restauro conservativo, formerà i restanti 279 metri di ponte (viadotto di accesso lato Piacenza), quasi tutto fuori dalla golena e sovrappassante la viabilità comunale e la linea ferroviaria. L’impalcato ospiterà – per tutta la sua estensione, compresa tra piazzale Milano in Piacenza e l’argine lombardo – anche un percorso ciclabile, ubicato sul marciapiede destro della piattaforma, largo circa 3 metri e separato dalla piattaforma stradale da barriere metalliche di sicurezza. L’accesso al percorso ciclabile sarà reso possibile mediante una rampa ubicata in adiacenza al viadotto lato Piacenza, realizzata per agevolare la circolazione dei ciclisti provenienti da entrambe le direzioni del nuovo ponte.Il percorso sarà interamente illuminato continuamente con lampade a led per tutta la lunghezza del tratto rettilineo della pista ciclopedonale e sarà dotato di un sistema di telecamere operative H24, a cura e gestione degli enti locali.La durata dei lavori sarà pari a 391 giorni dalla data del verbale di consegna e, quindi, l’ultimazione è prevista per dicembre 2010. Si fa presente, infine, che è stato previsto un premio di accelerazione qualora l’appaltatore completi il lavoro in anticipo sui tempi previsti. Milano, 9 ottobre 2009

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