Il vescovo mons. Gianni Ambrosio
partecipa alle "Giornate sociali cattoliche per l’Europa" in programma a
Danzica, Polonia, dall’8 all’11 ottobre prossimi. Si tratta di un primo
appuntamento del genere che vedrà riuniti seicento delegati, molti giovani,
provenienti da tutti i Paesi europei. Mons. Ambrosio interviene come esponente
della Comece (organismo che riunisce gli episcopati europei); con lui altri due
vescovi italiani: mons. Arrigo Miglio di Ivrea, presidente del comitato
scientifico delle Settimane Sociali (vi fa parte anche mons. Ambrosio) e mons.
Giuseppe Merisi, vescovo di Lodi, presidente della Caritas
ittaliana.
Mons. Gianni Ambrosio, che in altre
occasioni non ha mancato di manifestare le sue perplessità sull’attuale
situazione dell’Europa, questa volta partecipa alle giornate di Danzica con
molte speranze. "Mi attendo molto – precisa con decisione – perchè le Giornate
Sociali si avvalgono dell’apporto di tutte le Chiese cristiane ed anche perchè
vi è una larga partecipazione dei giovani. Penso che da Danzica si possa
rilanciare la casa comune europea che ultimamente ha potuto contare anche
sul referendum irlandese".
Mons. Ambrosio, alla vigilia della sua
partenza per la città polacca, parla pure della necessità che l’Europa trovi la
sua dimensione di carità e di solidarietà, che riscopra – in altre parole – la
sua anima cristiana.
L’ottimismo del Vescovo deriva anche
dalla scelta della sede di queste Giornate Sociali: Danzica è una città dal
forte significato siombolico. Qui nel 1939 ha avuto inizio la seconda guerra
mondiale; qui nel 1989 vi è stata la fine del regime comunista nell’Europa
centrale e dell’Est; qui nel 1979 vi è stata la prima visita del Papa Giovanni
Paolo II al suo paese natale, visita dalla quale ebbe origine proprio a Danzica
il movimento sociale Solidarnosc, destinato ad unire milioni di
polacchi.