Un protocollo d’intesa tra Enti locali piacentini per attuare la sostenibilità ambientale. Viene proposto dall’Assessore provinciale all’Ambiente Davide Allegri ed è stato presentato oggi (martedì 6 ottobre) in Provincia da funzionari dell’Ente ai Comuni (ne era presente un buon numero) ed ai rappresentanti delle loro aziende fornitrici. Gli Enti locali che aderiscono all’intesa si impegnano ad utilizzare criteri di preferibilità ambientale nell’acquisto di beni e servizi per i propri uffici, ovvero si impegnano a: eliminare, progressivamente, l’acquisto di prodotti tossici, pericolosi o difficilmente smaltibili e quelli ad elevato impatto ambientale; prediligere prodotti a più lunga durata che siano facilmente smontabili e riparabili, o prodotti ottenuti con materiali riciclati/riciclabili, recuperati o da materie prime rinnovabili; preferire prodotti ad alta efficienza energetica, facilmente separabili a fine vita e che minimizzano la produzione di rifiuti; incoraggiare nelle proprie scelte di acquisto la diffusione di tecnologie a basso impatto ambientale e sistemi pubblici di etichettatura ecologica dei prodotti (Ecolabel, Blue Angel, EPD, etc.) che si basano su un analisi del loro intero ciclo di vita; introdurre, nei criteri di aggiudicazione, elementi ambientali o che tengano conto dei costi sostenuti lungo l’intero ciclo di utilizzo del prodotto.Nell’incontro in Provincia, che si è configurato come Seminario sugli acquisti verdi nel quadro delle politiche europee per le produzioni e gli acquisti sostenibili, si è stimolato il dibattito, partendo da una breve presentazione di quanto realizzato finora e da una sintetica illustrazione delle politiche europee sui consumi e le produzioni sostenibili, per cogliere quali siano gli ostacoli e le condizioni necessarie per lo sviluppo della "Green economy" e quali impegni dovranno essere assunti.Infatti l’auspicato impegno degli Enti locali per gli acquisti verdi ha un ruolo importante: circa il 15-20% della domanda di beni e di servizi è pubblica ed un segnale politico e tecnico di attenzione da parte del settore pubblico sarà certamente visto positivamente da quella parte di imprenditori interessati ad investire sulla qualità ambientale dello loro produzioni.La politica di acquisti verdi (GPP, Green Public Procurement) è considerata uno degli strumenti operativi più importanti per orientare le politiche ambientali e per promuovere lo sviluppo di un mercato più "ecologico". E’ una leva di mercato atta a valorizzare i risultati resi possibili dall’utilizzo sinergico di una serie di altri strumenti contenuti nella "cassetta degli attrezzi" nell’ambito della Politica Integrata di Prodotto. Il GPP è un importante strumento non solo per le politiche ambientali, ma anche per la promozione dell’innovazione tecnologica, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi delle politiche sulla competitività dell’Unione Europea.