In merito alle dichiarazioni riportate oggi dalla stampa, spiace constatare la completa disinformazione e la scarsa memoria del sindaco di Caorso Fabio Callori che evidentemente non ha seguito le risposte date in consiglio provinciale circa la posizione della mia amministrazione sulle problematiche nucleari, comprese le situazioni legate alle misure di compensazione (ex legge 368/2003) ed espresse nelle diverse riunioni dei "Tavoli della trasparenza". E si dimentica perfino l’incontro che insieme abbiamo avuto a Roma il 9 dicembre 2008 con i presidenti di Provincia e i sindaci dei siti di territori nucleari sulle misure di compensazione. A scanso di future smentite, a cui da tempo ci ha abituato il sindaco Callori, allego foto dell’incontro. La mia amministrazione, contrariamente alle generiche e spesso contraddittorie dichiarazioni del sindaco Callori, ha sempre tenuto una posizione ferma, espressa anche nel Piano di coordinamento territoriale provinciale. Abbiamo chiesto che la priorità fosse legata alla soluzione delle problematiche lasciate dal vecchio nucleare (trasferimento delle barre di combustibile, individuazione e realizzazione del deposito nazionale, completamento della dismissione della centrale di Caorso) prima di ipotizzare qualsiasi destinazione del sito. Questa posizione è stata fatta propria dalla Regione Emilia Romagna. Non ricordo analoghe prese di posizione da parte di Callori e degli amministratori di destra. Ricordo al sindaco Callori il suo totale allineamento sulle proposte avanzate in sede di riunione del tavolo di trasparenza all’epoca della fallimentare gestione del presidente/commissario Jean.Anche sulle tematiche relative al nuovo nucleare che avanza non sembra che Callori e le amministrazioni di centrodestra abbiano espresso una posizione chiara. E’ un argomento di forte interesse e al tempo stesso di preoccupazione per il nostro territorio viste le anticipazioni sulla localizzazione dei nuovi impianti che danno in pole position – come riportato sulla stampa nazionale – i siti di Caorso e Montalto di Castro. Anche le dichiarate intenzioni del Governo di militarizzare i siti individuati superando le volontà e gli interessi dei cittadini e delle amministrazioni locali non hanno trovato in questi amministratori di destra opposizioni di alcun genere. Alla faccia del federalismo e dell’autodeterminazione delle popolazioni. Il capogruppo "Insieme per un nuovo Ulivo"Gianluigi Boiardi