Tour in Toscana per Masimo Polledri

 Dodici ore di tour e centinaia di chilometri tra la campagna toscana. E’ il bilancio della maratona politica messa a segno ieri, venerdì, dal deputato leghista Massimo Polledri. Partenza da Piacenza, motori accesi alle 11. Prima a Pistoia per far luce su un opaco caso di nomine dell’amministrazione comunale targata Pd, poi a Buggiano per un incontro con la cittadinanza. A seguire tappa a Lucca per il taglio del nastro della sede Lega Nord del quartiere Sant’Anna e, in chiusura, nuova sosta a Pontremoli per un convegno sul fine vita targato Scienza e Vita. Giornata intensa e ricca che ha lasciato tracce su "La Nazione" e "Il Tirreno" che oggi riportano la notizia (allego pagine) della prossima interrogazione di Polledri per far piena luce sulla sostituzione degli atti all’ufficio protocollo del Comune riguardanti la nomina di Luciano Del Santo a presidente della partecipata Copit (trasporti pubblici locali).   «Il sindaco – ha detto il deputato piacentino ai microfoni di Toscana Tv – ha commesso un illecito. A giorni presenterò un’interrogazione per far chiarezza sul caso. Sollecito anche il prefetto a occuparsi della cosa». Polledri ha anche portato, per conto del leader Umberto Bossi e di tutto il movimento, le condoglianze al popolo toscano per la perdita del primo caporal maggiore Massimiliano Randino, in forza al 183esimo reggimento di Pistoia. Randino è tra le sei vittime dell’attentato talebano di Kabul. Spente le telecamere e chiusi i taccuini c’è stato giusto il tempo di qualche stretta di mano, un "in bocca al lupo" a militanti e sostenitori «di una regione politicamente difficile» e poi è ripresa la marcia.Destinazione: Buggiano per un faccia a faccia con i cittadini. Un intervento a tutto campo sull’azione del Governo in campo economico. Il parlamentare del Carroccio ha incoraggiato i "suoi" con alcune considerazioni politiche sulla «crescente forza della Lega in una regione tradizionalmente rossa» e ha parlato delle misure messe in atto dall’Esecutivo per fronteggiare la crisi, elencando i capisaldi della strategia: aumento del credito e delle protezioni sociali, gestione territoriale della cassa integrazione, rimodulazione degli assegni familiari, congelamento dei tassi dei mutui. Riflessione conclusiva sul forte tessuto sociale italiano, «capace di reggere meglio che altrove l’impatto della crisi» e sul «valore della famiglia, il germe forte della società». Dopo una breve sosta all’azienda di metalli Ghidi, specializzata in contenitori in acciaio inossidabile per olio, eccellenza toscana, la delegazione (folta l’"ambasceria" del Sole delle alpi, accanto a Polledri e al coordinatore dei giovani padani piacentini, Thomas Pagani, hanno marcato le tappe: il presidente nazionale della Lega Nord toscana, Antonio Gambetta Vianna, il segretario di Pistoia Daniele Perez, la consigliera provinciale Alessandra Nesti e dai consiglieri comunali di Buggiano Fabrizio Bonelli e Letizia Zei) è partita alla volta di Lucca, per il taglio del nastro della nuova sede del Carroccio che oggi – ha spiegato il segretario locale, Vincenzo Capovani – conta su «300 iscritti, rispetto agli 80 del 2008».Attorniato da eletti e sostenitori, Polledri si è detto «orgoglioso di appartenere a un movimento che condivide un progetto, guarda avanti e difende libertà e identità». «Un gruppo – ha continuato – che è a fianco degli operai in un’epoca in cui la sinistra se ne è dimenticata». Ancora un’ora di auto per la chiusura a Pontremoli sui temi di fine vita, all’indomani del sì unanime alla legge sulle cure palliative, partita da Piacenza nel lontano 2007. E proprio dell’ultimo successo legislativo ha parlato il parlamentare piacentino, intervenendo insieme al collega in quota Udc, Luca Volonté, al convegno di Scienza e Vita dal titolo: "La morte: un fatto naturale o un diritto da esigere?". « La linea a favore della vita – ha spiegato in sala consiliare – ha prevalso su quella ideologica. Con la legge sulle cure palliative abbiamo dato voce e dignità umana al dolore che oggi ha la parola. Nell’epoca del relativismo siamo tornati a una verità per tutti, quindi a un diritto per tutti. La legge sulle cure palliative è un passaggio culturale e politico importante».

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