NUOVA ORDINANZA DEL SINDACO DI ZIANO: NIENTE RESIDENZA SENZA UNA VERIFICA I

Da martedì scorso i cittadini extracomunitari che intendono fissare la propria residenza a Ziano devono sottoporre la propria abitazione  a una preventiva verifica delle condizioni igienico sanitarie.  È quanto dispone l’ultima ordinanza emessa dal sindaco leghista del paese, Manuel Ghilardelli, datata mercoledì 16 settembre. Al provvedimento il primo cittadino ha affiancato una circolare che dispone controlli della regolarità dei requisiti di soggiorno dei cittadini immigrati sul territorio comunale e «verifiche circa la sussistenza di circostanze obiettive riguardanti l’inserimento sociale dei medesimi». La comunicazione scritta redatta da Ghilardelli prevede – oltre alle verifiche prescritte dalla legge – ulteriori accertamenti rispetto all’iscrizione anagrafica e l’eventuale segnalazione all’autorità di pubblica sicurezza dei soggetti privi di autorizzazione al soggiorno. Non solo. I cittadini d’oltreconfine europeo sono tenuti a indicare il numero di persone che occupano il loro alloggio, la tipologia abitativa, il titolo di possesso, la professione e altri dati utili a un censimento accurato della popolazione immigrata. I testi dell’ordinanza e della circolare sono il frutto del lavoro congiunto del sindaco del Carroccio con i funzionari della prefettura, «con cui collaboriamo – spiega il primo cittadino – dall’inizio del mio mandato».«Due provvedimenti che si inseriscono nel solco – continua Ghilardelli – delle linee programmatiche e che fanno seguito alle recenti misure inserite, a livello nazionale, nel cosiddetto "pacchetto sicurezza". In campagna elettorale l’avevamo annunciato. Ziano – si era detto – non sarà una zona franca. Stiamo lavorando per questo e per il rispetto delle regole. Ordinanza e circolare, lo sottolineiamo, vanno nella direzione della tutela dei cittadini residenti nel nostro territorio e degli stessi extracomunitari, che verranno messi al riparo da forme di sfruttamento attraverso un censimento fattivo ed efficace.Quelle emesse non sono disposizioni discriminanti, ma garantiscono la tutela e il rispetto della legge, come dovrebbe fare ogni sindaco. Inutile dire, poi, che salvaguardia dell’igiene pubblica e salubrità dei locali sono due tasselli fondamentali del bene comune».

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