Un piacentino di 50 anni che lavora in un comune del basso lodigiano è finito nella maxi inchiesta che la procura di Lodi ha condotto negli ultimi mesi riguardo alle gare d’appalto per la gestione dei rifiuti e che è culminata stamani con l’esecuzione di una decina di ordinanze di custodia cautelare in tutta Italia. Il piacentino è stato raggiunto stamattina all’alba nella sua abitazione in centro a Piacenza dai carabinieri della Compagnia di Piacenza che gli hanno notificato il provvedimento restrittivo della libertà personale. I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Milano, con la collaborazione di personale dei Gruppi Tutela Ambiente di Treviso e Napoli e dei Comandi CC Provinciali di Lodi, Piacenza, Palermo e Trapani, tutti i soggetti destinatari dei provvedimenti cautelari sarebbero appartenenti ad una associazione per delinquere finalizzata all`aggiudicazione ed acquisizione di appalti pubblici aventi per oggetto la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di alcune cittadine lombarde, alla turbativa d`asta aggravata, alla truffa ed al traffico illecito di rifiuti speciali.Nel corso delle indagini sarebbe stato accertato che alcune gare d`asta sarebbero state vinte aggirando le procedure relative al possesso delle qualità soggettive degli amministratori delle società concorrenti.