Programma DI SABATO 12 settembre in breve: Ore 10.00, Auditorium Sant’Ilario: Tavola rotonda sul tema "Tumore al seno: l’importanza di una risposta su misura", organizzata in collaborazione con Armonia onlus (associazione per la lotta contro i tumori al seno) con l’intervento di Andrea Bianchi (Dir. Generale ASL Piacenza), Paola De Micheli (Parlamentare), Giovanna Gatti (Pres. Europa Donna), Ancuza Lupascu (Infermiera), Giorgio Macellari (Dir. U.O. Senologia, Piacenza), Maria Angela Spezia (Pres. Armonia). Conduce Katia Tarasconi (Ass. Pari Opportunità, Comune di Piacenza). Voce recitante: Sara Marenghi (Attrice). Seguiranno: interventi dal pubblico e take-home message · Ore 16.00, Cortile di Palazzo Gotico: Incontro dal titolo "Profili di donne: tra stereotipi e realtà", in cui viene proposto un viaggio attraverso alcune tipologie di stereotipi legati al genere e alle etnie. Tra le ospiti la scrittrice Sumaya Abdel Qader. Ore 17.40, Cortile di Palazzo Gotico: Cerimonia di consegna del Premio Nada, alla memoria di Silvia Razzini, una giovane donna che senza clamori ha dedicato le sue forze, fino all’ultimo giorno di vita, per aiutare le donne straniere nell’integrazione. · Ore 21.15, Piazza Cavalli: Serata-evento condotta da Catherine Spaak che ospita nella cornice di Piazza Cavalli -il "salotto" di Piacenza e dei piacentini- un incontro-dibattito sul mondo femminile e sulle pari opportunità, con tre ospiti d’eccezione: la psicoterapeuta Gianna Schelotto, l’attrice Pamela Villoresi e la cabarettista Geppi Cucciari. Al termine dell’evento Grande buffet organizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Marcora di Piacenza TUTTI GLI EVENTI DI PULCHERIA SONO A INGRESSO GRATUITOL’Organizzazione è a cura dell’ Associazione Cavaliere AzzurroPer avere informazioni e scoprire l’intero programma potete consultare il sito www.pulcheria.it o scrivere alla mail info@pulcheria.it (o telefonare al numero: 331. 95.59.753) In dettaglio: Ore 10.00, Auditorium Sant’IlarioTumore al seno: l’importanza di una risposta "su misura""Non abbiamo scelto di ammalarci di tumore, ma possiamo scegliere di guarire…" Tavola rotonda a cura di Armonia onlus, associazione per la lotta contro i tumori al seno. Interverranno:- Andrea Bianchi, Direttore Generale dell’ASL di Piacenza, che testimonierà l’impegno dell’azienda a supportare le attività della Senologia; – Giorgio Macellari, direttore Unit Senologia, il primo che ha creato una divisione dedicata alla Senologia nell’Ospedale di Piacenza e che s’impegna affinché le donne possano ottenere presso la sua divisione tutta la professionalità e l’accoglienza che necessitano in un momento tanto delicato della loro vita; – Giovanna Gatti, Presidente di Europa Donna, che rappresenta un esempio di successo di come un’associazione fatta dalle donne per le donne possa sollecitare l’opinione pubblica, il mondo scientifico, medico e politico;- Maria Angela Spezia, Presidente di Armonia, l’associazione che si prefigge di diffondere la cultura della prevenzione e d’informare le donne piacentine e non, che a Piacenza esiste un centro di Senologia che ha raggiunto livelli d’eccellenza; – Ancuza Lupescu, infermiera che ha scelto di far diventare argomento della sua tesi di laurea il percorso fisico e psicologico delle donne colpite dal cancro; – Paola De Micheli parlamentare, che si farà portavoce delle richieste delle donne. Conduce Katia Tarasconi, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza. L’attrice Sara Marenghi reciterà alcune testimonianze raccolte dall’infermiera Lupescu. Seguiranno: interventi dal pubblico e take-home message Ore 16.00, Cortile di Palazzo Gotico*Profili di donne: tra stereotipi e realtà Iniziativa organizzata dall’ associazione Agorà dei Mondi e da Il pane e le rose, due realtà che, pur partendo da culture,sensibilità ed esperienze diverse, avendo a cuore le tematiche femminili hanno costruito un viaggio attraverso alcune tipologie di stereotipi legati al genere e alle etnie.Un percorso affrontato secondo modalità espressive diverse e articolato in quattro momenti: Lo zingaro non è né bianco né neroLucretia Haraga musiche romeneDiana Pavlovic: donne rom, donne rumene: differenze al di là degli stereotipiOltre il veloDialogo/intervista con la scrittrice Sumaya Abdel QaderDonne italiane: tutte sante o…Lo stereotipo della donna italiana di oggi: a cura di Il pane e le rose di PiacenzaNon colpire MaddalenaLaurita Ferriera: la donna latina e gli stereotipiPerformance teatrale a cura di Grupo de tradicoes brasileiras Ore 17.40 , Cortile di Palazzo Gotico*Cerimonia di assegnazione del Premio Nada La Consulta Immigrazione e Mondialità assegna il Premio Nada alla memoria di Silvia Razzini, una giovane donna che senza clamori ha dedicato le sue forze, fino all’ultimo giorno di vita, per aiutare le donne straniere nell’integrazione. Un riconoscimento dovuto a una persona meritevole e troppo prematuramente scomparsa.Per la prima volta nella sua storia, il premio è assegnato ad una donna italiana: per il premio Nada 2009 le associazioni della Consulta hanno deciso di assegnare il Premio ad una donna, a prescindere dalle sue origini, che si è prodigata nel aiuto di donne e uomini immigrati in difficoltà, alle prese con il difficile percorso di inserimento nel nuovo contesto sociale. Il Premio Nada 2009 abbatte i confini di provenienza nel territorio piacentino. Cos’è il Premio Nada:Il Premio Nada è nato nel 2004 su proposta delle associazioni degli immigrati e con il patrocinio dell’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Piacenza. Il Premio vuole valorizzare e dare visibilità all’operato delle donne immigrate e alla loro solidarietà a favore di altre donne e uomini straneri, vuole premiare il contributo e il ruolo decisivo della donna immigrata nel difficile percorso di inserimento dei cittadini non italiani nella società odierna.Il Premio prende il nome in memoria di Nada Ghisleri, una sig.ra di origine slovena che purtroppo non c’è più, che ha saputo stare vicino agli immigrati in difficoltà, ascoltarli ed aiutarli, una donna che ha avuto un ruolo importante nell’attivazione delle politiche di accoglienza a sostegno di donne e uomini stranieri nel territorio. Lei è diventata un punto di riferimento per gli immigrati di diverse etnie, riuscendo cosi superare le diversità e dare vita ad un dialogo e convivenza tra le varie etnie di immigrati presenti nel territorio. La Consulta Immigrazione e Mondialità ogni anno stabilisce l’assegnazione del Premio Nada, valutando le proposte delle associazioni del territorio e avvalendosi di un regolamento. Al termine dell’incontro e della premiazione buffet interetnico *In caso di pioggia, l’evento si terrà presso l’Auditorium Sant’Ilario Ore 21.15, Piazza CavalliSerata-evento condotta da Catherine Spaakcon tre ospiti d’eccezione:GIANNA SCHELOTTOGEPPI CUCCIARIPAMELA VILLORESIDirezione artistica e organizzazione dell’evento: Associazione Cavaliere AzzurroL’assessore Katia Tarasconi quest’anno ha voluto rilanciare la kermesse al femminile, avvalendosi della collaborazione artistica di Paola Pedrazzini che ha progettato la serata evento."In continuità con la tradizione di Pulcheria, abbiamo mantenuto il dialogo con il mondo dell’associazionismo al femminile presente sul territorio, conservando un calendario di iniziative affidate appunto ad associazioni di donne. Su questa rete di appuntamenti abbiamo innestato però anche un elemento di novità, una serata evento condotta da Catherine Spaak, testimonial d’eccezione che indagherà l’universo femminile insieme a tre ospiti note: la psicoterapeuta Gianna Schelotto, l’attrice Pamela Villoresi e la cabarettista Geppi Cucciari, tre donne che, ciascuna con la sua particolare cifra professionale, hanno visitato il femminile e i suoi stereotipi" spiegano Paola Pedrazzini e Katia Tarasconi. L’evento, novità di quest’anno, intende offrire alla città un momento di coesione collettiva intorno ai temi dell’identità femminile, delle pari opportunità e degli stereotipi femminili, accogliendo intorno a questi argomenti, un incontro condotto da Catherine Spaak con il suo stile inconfondibile –misurato e attento, agli antipodi dei rumori e delle voci che oggi affollano purtroppo la TV- con le tre ospiti che porteranno a Piacenza la loro esperienza umana e professionale. Catherine Spaak, giornalista, scrittrice, conduttrice televisiva e naturalmente attrice, si è sempre occupata di tematiche al femminile ed è stata spesso impegnata negli ultimi anni nella lotta per le pari opportunità. Si è fatta interprete di molti modelli e stereotipi femminili al cinema, a teatro e nei suoi libri ma soprattutto ha analizzato le più diverse sfaccettature del mondo femminile nel programma cult da lei inventato, nonché scritto e diretto per quindici anni, il talk-show al femminile Harem. Icona femminile di un fascino aristocratico, ha girato come protagonista quasi 100 films (Targa d’Oro ai David di Donatello nel 1964), lavorando con grandi registi come Monicelli, Risi, Comencini, Steno, Lattuada, Argento, Ferreri, Loy… e accanto ad interpreti come Gassman, Mastroianni, Tognazzi, Manfredi, Sordi, Proietti, Cardinale, Magnani, Vitti e come Belmondo, Fonda, Leroy, Trintignant… Ha inoltre inciso moltissimi dischi, cantando brani scritti per lei da musicisti e parolieri come Gino Paoli, Ennio Morricone, Mogol, Giorgio Gaber e registrando in italiano alcuni successi di Francoise Hardy e Burt Bacharach. Giornalista dal 1970, ha iniziato a scrivere per il Corriere della sera, intervistando politici, scrittori e personaggi dello spettacolo. Ha poi lavorato per molte testate e periodici importanti come Il Mattino, Amica, Marie Claire, TV Sorrisi e Canzoni, Penthouse, Io Donna ed altri giornali. Nel 1984 ha pubblica con successo il suo primo libro che sarà seguito da altri quattro, editi da Bompiani e Mondadori, incentrati sempre su storie di donne. Dopo i tanti impegni cinematografici, dalla seconda parte degli anni ’80 la Spaak incrementa la propria attivita’ in ambito televisivo, sia come presentatrice di format di successo, tra tutti "Harem", ideato e poi condotto per 16 edizioni, distinguendosi per un modo garbato, sobrio ed elegante di gestire gli incontri e soprattutto per un approccio mai superficiale ma sempre approfondito, attento, profondo e squisitamente femminile Gianna Schelotto, psicoterapeuta, saggista, giornalista e scrittrice, chiamata come opinionista in trasmissioni radiofoniche e televisive nazionali, collabora a quotidiani e riviste come Il Corriere della Sera (sulle cui pagine cura un forum sull’affettività) e Donna Moderna, rispondendo ai dubbi e alle domande di molte donne. Alle donne e all’affettività ha dedicato del resto i suoi libri più noti (Equivoci & sentimenti, Perché ci sentiamo incompresi, Conosci davvero tuo figlio?, Uno sconosciuto in casa, Per il tuo bene – Piccoli crimini in nome dell’affetto, Quando separarsi fa bene, Il sesso, probabilmente, con cui ha vinto il Premio Leonida Rèpaci, Strano, stranissimo, anzi normale, Una fame da morire, Caino il buono, Il morso della mela. Interviste sul femminismo, Certe piccolissime paure,Perché diciamo le bugie, Nostra ansia quotidiana, Distacchi e altri addii, Uomini altrove, E io tra di voi.Le amanti e le loro illusioni). Nel suo ultimo lavoro, Un uomo purché sia. Donne in attesa dell’amore, la Schelotto analizza «una nuova forma di malessere femminile. Le battaglie del movimento femminista hanno permesso alla donna di emanciparsi sul lavoro e in molti aspetti della vita. Tuttavia vi sono donne che, invece di valorizzare quello che hanno, sono dominate dall’ossessione di rincorrere quello che non hanno» [Schelotto]. Un uomo, nello specifico. Marito, amante, compagno, non importa il suo ruolo. Basta che ci sia. Purché sia, appunto: "una donna ha bisogno di un uomo come un pesce della bicicletta". «Così negli anni Settanta gridavano le femministe che erano scese in piazza per cambiare il mondo. Sono passati quattro decenni da quella straordinaria stagione di mutamenti. Le donne di oggi – almeno alle nostre latitudini – sono più libere, più consapevoli, più autonome, più sicure di sé. Ma non sembra che siano più felici. Il passaggio culturale da "zitelle" tristi e inacidite a "single" dinamiche e capaci di godersi la vita sembra aver lasciato aperto un bisogno, una ferita. Le donne infatti – molto più spesso degli uomini – si affamano, si abbuffano, vomitano, desiderano irrefrenabilmente la "roba d’altri" (si tratti di oggetti, o di amanti), inseguono in modo compulsivo uomini riluttanti o fuggitivi. È proprio di quest’ultimo "sintomo" – la ricerca disperata di un uomo a qualsiasi costo – che si occupa questo libro. Il fenomeno è trasversale, colpisce le giovani e le cinquantenni, le belle e le brutte, le casalinghe e le manager. Si tratta di un disturbo che ricorda molto da vicino la bulimia: ciò che conta è mangiare, non importa cosa, non importa quanto. Nella bulimia sentimentale il meccanismo è identico: si vuole un uomo non per amore, per simpatia o per attrazione sessuale. Si vuole un uomo per convincersi di valere qualcosa, un uomo purché sia, per riempire antichi e profondissimi sensi di estraniazione e di vuoto». [tra virgolette recensione tratta da ibs libri] Geppi Cucciari giovane cagliaritana, nel 2001 si laurea in Giurisprudenza e lavora in uno studio notarile di Milano; ma, la sera, è sempre su qualche palco a inseguire un sogno. E lo raggiunge, entrando nel cast di "Zelig" e diventando l’attrice comica forse più nota e amata tra i volti femminili del programma cult condotto da Claudio Bisio. I suoi esilaranti monologhi indagano con ironia gli stereotipi del mondo femminile («Un uomo solo a trent’anni è un single, un figo, uno con la sindrome di Peter Pan… Una donna sola a trent’anni è additata come Hannibal Lecter all’ora dell’aperitivo!»). Personaggio eclettico ha indagato l’universo femminile con la cifra ironica che la contraddistingue in varie forme (radio, tv, cinema, teatro, editoria): nel 2002 prende parte stabilmente al programma Pinocchio, condotto dalla Pina su Radio DJ, poi col gruppo Scaldasole partecipa al programma in diretta Radiofonica su Radio Popolare Scaldanight e prende parte al programma Shorty and Spotty su Happy channel. Poi nel 2003 partecipa a Zelig Off in seconda serata su Italia 1. Nelle stagioni teatrali 2002-2003, porta in scena il monologo, scritto con Lucio Wilson, "Meglio sardi che mai", e con la compagnia teatrale Burro Fuso, "Maionese", con la regia di Paola Galassi. Nel 2004 partecipa al programma di MTV Comedy Lab. Nel 2005 è nel cast di "Attacco allo stato", con Raoul Bova, regia di Michele Soavi. Nelle stagioni 2005-2006-2007-2008-2009 è tra i protagonisti di Zelig Circus e nel 2005- 2006-2007 di una sitcom, "Belli dentro", trasmessa su Canale 5, per cui vince la Telegrolla come miglior attrice di sit-com nel 2006. L’anno successivo esce il suo primo romanzo, Meglio donna che male accompagnata, scritto con la collaborazione di Lucio Wilson, autore con lei anche dello spettacolo teatrale, che la vede protagonista, Si vive una volta. Sola, regia di Paola Galassi, con cui va in giro nelle stagioni 2007 e 2008. Dal 2005 scrive sul settimanale femminile Donna Moderna. Nel 2007 conduce un programma tutto suo, (Geppi Hour), su SkyShow. Nel 2007 fa parte del cast principale del nuovo film di Carlo Verdone, Grande, grosso e Verdone, insieme a Carlo Verdone, Claudia Gerini e Roberto Farnesi, recitando nella parte della moglie di Leo; il film è uscito nelle sale cinematografiche il 7 marzo 2008. Nel 2009 è protagonista su La 7 del late-night Victor Victoria, commentando sondaggi riguardanti gli ospiti. Nel febbraio 2009 infine pubblica il suo secondo libro "Meglio un uomo oggi" (seguito ideale del suo precedente "Meglio donna che male accompagnata"). Nel libro la narrazione riprende dalla fine del precedente con le tre amiche Geppi, Stefania e Lucia in Sardegna, dove si erano recate per assistere al matrimonio di una ex amica d’infanzia. Il matrimonio non ha avuto luogo, perché il futuro marito se la faceva con la testimone (concetti già sentiti); così il temuto confronto con il successo matrimoniale dell’ex amica d’infanzia non ha avuto luogo. Tuttavia ora è il turno di una delle tre, Lucia, di sposarsi. Si perché lei, la più romantica, sembra aver trovato l’uomo giusto. Si scatena così un analisi tra il serio e il faceto dei rapporti tra amiche. Dei rischi cui va incontro un amicizia tra donne quando interviene il matrimonio solo per una e non per le altre. Pamela Villoresi virtuosa attrice di teatro e cinema, interprete di grandi figure femminili (da Nina del "Gabbiano" a Marlène), volto noto anche televisivo e molto amata dal pubblico femminile, madre di tre figli (di cui uno in adozione) ha sempre affiancato all’impegno artistico quello sociale, interessandosi alle lotte femministe, all’integrazione multiculturale e alla spiritualità.Pamela Villoresi parte dal teatro studio di Prato e approda al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro d’Europa per un lungo sodalizio artistico con Giorgio Strehler. E’ sempre stata attratta dalle culture di tutta Europa, grazie anche alle sue origini mittleuropee; tra i suoi amori Checov, del quale interpreta Nina nel "Gabbiano" con la regia di Marco Bellocchio, Bashevis Singer, del quale firma la sua terza regia con il testo "Teibele e il suo demone". Numerose le commedie di Carlo Goldoni che l’hanno vista straordinaria protagonista: "Il campiello", "L’arlecchino servitore di due padroni", "Le baruffe chiozzotte", "La locandiera" nella stagione 1999/2000 con Massimo Wertmuller e Renato Scarpa, "La Pupilla" con Elisabetta Valgoi che ha debuttato alla biennale di Venezia nel 2007. In occasione del bicentenario goldoniano ha tenuto al Piccolo Teatro di Milano lezioni nei licei e nelle università di tutta Italia, oltre che che letture di Sonetti, applicando la lezione della Commedia dell’Arte anche in spettacoli non goldoniani, come è avvenuto, per esempio, nella "Minna von Barnhelm" e "L’isola degli Schiavi" sempre con la regia di Strehler. E’ stata protagonista delle più importanti eroine del teatro antico. E ancora "La Pupilla" e i recital "Il leone maremmano, omaggio a Giosuè Carducci", Giacomo, odorata ginestra, omaggio a Giacomo Leopardi" e "la Paloma". Negli ultimi anni ha dedicato gran parte del suo lavoro alla poesia, concertando recital e melologhi spesso accompagnata dal Maestro Luciano Vavolo. E’ stata protagonista, tra le altre cose, nella "Rappresentazione della croce" di Giovanni Raboni insieme a Giulio Brogi e Remo Girone, nell’"Otello" a fianco di Vittorio Gassman, in "Gente di facili costumi" con Nino Manfredi, nel "Temporale" con Tino Carraro, per la televisione ne "la Velia", "Ribot" con C. Aznavour, "Le avventure di Tassilo Gruber" con Bruno Ganz, "Deth has a bad reputation" con Tony Lo Bianco, e della trasmissione "Milleunadonna" (in cui ogni lunedi’ viene proposto un "caso", suggerito da una pagina di letteratura o da una poesia letta dalla Villoresi, poi una donna parlava di come avesse vissuto lei, "sulla sua pelle" una particolare storia. Donne di eta’, cultura, condizione sociale diverse, passate attraverso il femminismo e no, scambiavano esperienze senza mostri in prima pagina); per il cinema: in "Dedicato a una stella" con R. Johnson, "Pummarò" con la regia di Michele Placido, "I banchieri di Dio" con Omero Antonutti . Dirige da nove edizioni il festival "Arie di Mare" a Monte Argentario e da qualche anno presenta festival musicali come il "Mantovamusicafestival", il festival di Monaco di Baviera, "le 10 giornate di Brescia" (musica classica e contemporanea) e, per RAI 1, lo special su Fabrizio de Andrè. A Prato ha istituito dei corsi teatrali e un nuovo corso di laurea: "Progettazione e Programmazione degli Eventi dell’arte e dello Spettacolo". E’ attualmente membro della commissione ministeriale per il "Teatrofestivalitalia". Dal 2008 è l’ideatrice e la direttrice artistica dei Festival Internazionali della Spiritualità "Divinamente Roma" e "Divinamente New York". Nel 2008 debutta con lo spettacolo da lei commissionato a Giuseppe Manfridi "Marlene", dedicato al viale del tramonto della grande Marlene Dietrich, spettacolo che ha ottenuto uno straordinario successo in tutta Italia e che verrà replicato durante la prossima stagione. Quest’estate debutterà in occasione del Festival dei Due Mondi a Spoleto in prima europea con "Appuntamento a Londra" di Mario Vargas Llosa, un testo coraggioso che affronta il tema dell’identità sessuale e inoltre al Teatro Greco di Tindari nel ruolo di Dioniso nelle "Baccanti", spettacolo di danza contemporanea con le coreografie di Micha van Hoecke, che verrà presentato a Ravenna, alle Ville Vesuviane e al Mittelfest di Cividale del Friuli.Al termine dell’evento in piazza Cavalli ci sarà un Grande buffet organizzato in collaborazione con l’Istituto Alberghiero Marcora di Piacenza: un momento conviviale di aggregazione da vivere nella splendida cornice della piazza che è "salotto della città".L’evento, come tutti quelli di Pulcheria è ad ingresso gratuito e in caso di pioggia si terrà presso il Teatro Municipale. TUTTI GLI EVENTI SONO A INGRESSO GRATUITO ORGANIZZAZIONE E INFO Organizzazione: Associazione Cavaliere Azzurro INFO: sito web www.pulcheria.it – mail info@pulcheria.it – tel. 331. 95.59.753