COLDIRETTI PIACENZA ALLA FIERA MILLENARIA DI ISOLA DI COMPIANO

Torna ad Isola di Compiano, sabato 5 e domenica 6 settembre, l’edizione 2009 della Fiera Millenaria di S. Terenziano che si terrà, come da tradizione, nel piccolo borgo medioevale della provincia di ParmaColdiretti Piacenza parteciperà a questa importante rassegna che valorizza i prodotti della montagna, con diverse aziende che esporranno tutti i prodotti tipici del nostro territorio; l’associazione professionale agricola piacentina è stata determinante, fin dal ’96, per la rinascita di questa rassegna le cui origini storiche la rendono certamente unica. La Fiera infatti, spiega mons. Domenico Ponzini che è stato con Coldiretti Piacenza tra i promotori del suo rilancio ed ha compiuto, sulle sue origini accurate ricerche negli archivi storici, ha rappresentato per secoli il principale evento economico annuale per la gente dell’Alta Valtaro. L’esposizione dei frutti del raccolto e del bestiame alla fine dell’estate meteorologica della zona appenninica ha sempre richiamato gente da tutte le vallate limitrofe e dalle città che gravitano su questo vasto territorio montano. Celebrata alla fine dell’estate, ha sempre costituito l’occasione per il commercio del bestiame e dei generi coltivati e raccolti alla fine del duro lavoro estivo e l’occasione per le provviste invernali. Le sue radici risalgono al periodo imperiale romano, quando fioriva nella montagna piacentina la cultura dei Liguri orientali, che avevano la loro capitale economica a Velleia Romana. Sorta forse come manifestazione di culto per qualche divinità del raccolto, in località Borio, il Campus Boarius di cui si parla negli antichi documenti, fu probabilmente convertita, con la sostituzione del culto di S. Terenziano in festa cristiana ad opera dei monaci di S. Colombano di Bobbio, riconosciuta da Pontefici e dallo stesso Imperatore Corrado II, che nell’anno 1032 la sancì in favore dell’abate e del monastero di Mezzano Scotti fondato dai religiosi bobbiesi. Raggiunse poi il suo culmine ad opera dei principi Landi, in particolare di Federico il Grande, che ne favorì lo svolgimento facendo coniare addirittura una moneta precisamente una cinquina d’argento, con impressa nel diritto il suo busto in profilo e nel verso l’effige di San Terenziano vescovo di Todi con l’iscrizione S. Terentianus Protector Noster.In queste accurate ricerche mons. Ponzini si è mosso seguendo il principio ispiratore dei monaci di Bobbio che, precisa, hanno saputo unire l’operatività con la preghiera, sintetizzata nel motto "laborandire", ovvero orandum, laborandum ed legendum, il che significa, spiega mon.Ponzini, che la cultura doveva entrare nell’attività lavorativa. Quando questi monaci si insediarono tra noi, insegnarono a coltivare viti e cereali ed allevare maiali e bestiame, ma vollero che l’elaborandum si qualificasse e si spiritualizzasse attraverso la preghiera. Per questo la fiera, celebrazione del lavoro di tutta la stagione, non era e non è, un evento profano, ma fortemente legato a questi principi di spiritualità. In questi ultimi anni la manifestazione ha ripreso dunque il suo antico splendore. La Parrocchia di Isola, in collaborazione con la Diocesi di Piacenza-Bobbio, si propone di riportare la manifestazione alle sue origini genuine di pellegrinaggio alla Chiesa del santo. Per questi motivi, spiega il presidente Luigi Bisi, Coldiretti Piacenza, unica organizzazione professionale agricola che in questi anni si è sempre preoccupata di valorizzare i prodotti della montagna, ritenendo la presenza degli imprenditori agricoli un fondamentale presidio per la tutela del territorio, ha cercato di rivitalizzare questo evento cui non è disgiunto appunto un forte legame.

Radio Sound