"Alla Lega questo bailamme su ciò che fanno gli italiani sotto le lenzuola non interessa. Come giudico questa guerra tra giornali? C’è stato un attacco al premier e c’è, probabilmente, un contrattacco dall’altra parte". Due battute di commento ai fatti di attualità e subito a capofitto sulle battaglie leghiste. Il deputato piacentino Massimo Polledri, ospite questa mattina della trasmissione di La7, "Omnibus", ha parlato di lavoro, etica, sicurezza e identità. Con lui in studio – in collegamento in diretta da Milano – il vicepresidente della Camera, Maurizio Lupi. I due hanno dialogato a distanza con la redazione di Roma dove erano presenti: il portavoce e parlamentare del Pd, Andrea Orlando e l’onorevole dell’Udc Ferdinando Adornato. Nel ruolo di opinionisti: Fabio Martini, cronista de "La Stampa" e Giuseppe Sottile de "Il Foglio". In conduzione: Andrea Pancani."Non ci preoccupiamo – ha precisato Polledri nei suoi interventi – dei giornali. La Lega fa quanto faceva il vecchio partito comunista. E’ presente davanti alle fabbriche, ha un rapporto diretto con gli elettori. Non solo: si preoccupa di garantire tranquillità ai cittadini, che hanno il diritto di camminare per le strade senza sentirsi minacciati. Di cose ne abbiamo fatte parecchie. Il futuro? Il federalismo fiscale garantirà un risparmio di un miliardo e mezzo di euro. Perché una sacca di sangue al sud deve costare cinque volte tanto il suo prezzo in Lombardia? I cittadini sono stanchi di vedere i loro soldi buttati nel calderone di Roma". E riguardo ai rapporti con il Vaticano: "La Lega è un movimento identitario e l’identità europea non può prescindere da quella cristiana. Ospedali, università, prime forme di cooperazione hanno nei cattolici i loro padri fondatori". Parole prese al balzo da Martini che, da navigato cronista, ha assicurato che "la Lega detterà l’agenda politica prossima ventura". "Il centrodestra – ha detto il giornalista – oscilla tra i piani estremamente concreti della Lega e, ogni tanto, qualche progetto ‘alato’ di Berlusconi. In questo quadro sbalordisce il silenzio dell’opposizione".