Genitori partiti per le vacanze al mare hanno lasciato solo a casa un diciannovenne piacentino che ne ha subito approfittato per combinare una serata a luci rosse con una lucciola. Non appena i genitori sono partiti, il giovane è balzato nella sua auto e si è diretto verso il cosiddetto quartiere a luci rosse della Caorsana. Ma quella che doveva essere una serata godereccia per il ragazzo è invece finita nel peggiore dei modi: ossia in questura con gli agenti della volante che hanno denunciato il giovane a piede libero per rapina ai danni di una prostituta africana di 40 anni.Da quanto si è appreso la rapina è nata da una lunga serie di malintesi fra quello che doveva essere il cliente e la sua lucciola. Tuttavia per i poliziotti la rapina è rimasta e adesso il giovane dovrà rispondere davanti ai giudici di questo grave reato.I fatti: l’altra sera il ragazzo salito sulla macchina ha raggiunto la zona della Caorsana dove si è imbattuto in una lucciola del Camerun di 40 anni. Ha contrattato con la donna una prestazione, una cosa che doveva essere fatta in comodità, ossia nella casa del giovane che appunto era da solo. La donna ha accettato l’incontro per quaranta euro ed è salita a bordo della vettura del diciannovenne. I due hanno raggiunto l’abitazione dove il ragazzo vive con i genitori ma qui invece di consumare il rapporto sessuale, il diciannovenne avrebbe risposto a continue chiamate al cellulare. Spazientita la lucciola ha osservato l’orologio ed ha fatto notare al cliente che per quaranta euro, lei aveva già sprecato anche troppo tempo ed ha insistito affinchè fosse riportata sulla strada dove era solita aspettare clienti. Gentilmente il diciannovenne ha acconsentito ed ha riportato sulla Caorsana la donna africana. Arrivati sulla Caorsana prima di far scendere dalla macchina la donna, il giovane le ha chiesto in restituzione i quaranta euro che aveva sborsato per una prestazione che in fondo lui non aveva ottenuto. La donna però ha controbattuto: "Io il mio tempo con te l’ho passato ugualmente, per me è lavoro, avrei potuto contattare nel frattempo altri clienti, per cui prestazione o non prestazione questi soldi credo di essermeli guadagnati ugualmente". Ingenuamente il ragazzo non ha afferrato il concetto che il tempo è denaro, un concetto che vale per tutti e ovviamente anche per le lucciole. Ne è quindi nato un vivace diverbio al termine del quale il diciannovenne sarebbe passato alle vie di fatto ed avrebbe strappato di mano all’africana la borsetta contenente il portafoglio e il denaro. Subito dopo avrebbe invitato la donna a scendere dall’auto. Cosa che l’africana ha fatto. La lucciola però inviperita per quanto accaduto ha telefonato al 113, indicando all’operatore della questura modello dell’auto del giovane, numero di targa ed anche indirizzo della sua abitazione. Quando il diciannovenne ha fatto ritorno a casa, ha trovato ad attendere sotto i il suo appartamento una pattuglia della volante, i cui agenti lo hanno accompagnato in questura e lo hanno denunciato a piede libero per rapina. La borsetta è stata restituita alla legittima proprietaria.