L’evasione non è solo violazione formale di legge, non è "far bene a sé stessi", ma è "far male" agli altri e alla collettività in genere.Dando seguito a questa affermazione è stata scoperta una consistente evasione fiscale da parte di un imprenditore piacentino che si era indebitamente scaricato le spese relative a una villa di lusso, con tanto di piscina, palestra con sauna, impianto serra ed attiguo bosco.I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, nel corso di una verifica fiscale condotta nei confronti di una società piacentina con volume d’affari oltre i 25 milioni di euro, operante nel settore del commercio con l’estero, si sono insospettiti nel rilevare che tra i costi aziendali, oltre a comparire le spese di locazione di una villa di lusso (pari a 100.000 euro annui), figuravano anche spese per circa 1 milione di euro per la conduzione dell’immobile: acquisti di mobili, suppellettili, elettrodomestici (solo per TV al plasma 8.000 euro), spese di luce, acqua, gas e telefono, manutenzione del verde (costruzione dell’impianto di irrigazione, tosaerba, messa a dimora del prato) e della piscina, nonché il sistema di allarme e la vigilanza privata. Altra curiosità emersa nel corso degli accertamenti è il fatto che la moglie del padre dell’imprenditore risultava essere stata assunta dalla società quale "custode addetta all’accoglienza degli ospiti" della villa, giustificando così la corresponsione di uno stipendio.Ma non è tutto. Infatti, nel corso del controllo l’acume investigativo dei militari ha consentito di appurare che un non meglio specificato "evento lavorativo" costituito da un pranzo e soggiorno in hotel per un centinaio di ospiti, in un’esclusiva località della riviera ligure, in realtà mascherava la celebrazione delle nozze del padre dell’imprenditore con la nuova moglie.In conclusione le fiamme gialle, atteso che non vi era nessuna inerenza tra l’attività svolta dalla società piacentina ed i costi dichiarati, hanno proposto il recupero a tassazione ai fini delle imposte dirette e dell’IRAP per circa 750.000 euro, constatando anche la connessa indetraibilità dell’IVA relativa agli acquisti.