Lampade abbronzanti. Si alle cautele, no alle criminalizzazioni

Molti organi di informazione hanno recentemente riportato con grande risalto le notizie giunte dall’agenzia per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, relative alla estrema pericolosità delle lampade abbronzanti come causa di melanoma, spingendosi in alcuni casi a considerarle nocive al pari dell’arsenico, l’amianto, le sigarette.A questo riguardo CNA Benessere e Sanità, pur riconoscendo alle agenzie e ai ricercatori rigore scientifico, ritiene che questo argomento, che peraltro si presenta ciclicamente ogni estate, debba essere affrontato con meno clamore e maggior approfondimento."Da anni – precisa Pinuccia Tagliafichi, responsabile provinciale di CNA Benessere e Sanità – sosteniamo la necessità di proibire l’apertura e il funzionamento dei cosiddetti "centri a gettone", locali in cui di fatto l’utente gestisce autonomamente il rapporto con l’apparecchio, senza la presenza di personale specializzato. Analogamente si è richiesto di non consentire la vendita di tali apparecchiature per uso domestico proprio per evitare un uso incontrollato e quindi pericoloso. E’ risaputo che l’abbronzatura artificiale in sicurezza necessità della presenza di personale specializzato in grado di valutare vari fattori come l’età, il fototipo, il tempo di esposizione, la presenza di problematiche cutanee, l’utilizzo di cosmetici, la presenza di lenti a contatto e altri fattori atti a determinare una corretta esposizione artificiale. Questa figura esiste e si chiama "estetista"; detiene, in quanto in possesso di una qualifica professionale specifica, le conoscenze utili ad una abbronzatura sicura svolta nei tempi giusti con modalità corrette allo scopo di ottenere un risultato esteticamente gradevole e al contempo sicuro per la salute".Appare utile sottolineare, anche in considerazione del periodo feriale, che analoghe problematiche sollevate dall’OMS nei confronti delle apparecchiature abbronzanti, si riscontrano nei confronti dell’esposizione ai raggi solari. Appare chiaro che anche in questo caso un’esposizione prolungata o sconsiderata può portare a gravissimi problemi come appunto il melanoma. Ma il problema in questo caso non si affronta vietando l’esposizione bensì attraverso consigli, indicazioni, suggerimenti che limitino al massimo gli effetti nocivi dei raggi solari. Analoga strategia è opportuna nei confronti dell’abbronzatura artificiale.    

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