Paola De Micheli (PD): ?Intollerabili i tagli alla scuola piacentina, il go

La riduzione ingiustificata di risorse umane e finanziarie prevista per le scuole della nostra Provincia è fonte di grande preoccupazione diffusa tra gli insegnanti, e in questi giorni estesa anche alle famiglie e agli studenti. Il rischio che i tagli prospettati dalle misure economiche introdotte dal governo comportino una generalizzata dequalificazione del sistema dell’istruzione è più che mai concreto. Una politica che si colloca in totale contrasto rispetto ai proclami del ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini, la quale non perde occasione di ribadire la necessità di una scuola fondata sulla qualità, capace di sostenere il confronto con le altre scuole europee e del mondo. Ma se dalle parole passiamo alla realtà, bisogna constatare che in atto c’è un’opera di progressivo smantellamento di servizi, in particolare quelli legati alla scuola primaria, che da sempre hanno dato lustro al nostro paese.  Per questo mi sento di condividere pienamente le richieste formalizzate nei giorni scorsi dai sindacati di categoria, che sollecitano il governo di centrodestra a riconsiderare nel suo complesso le politiche scolastiche. Occorre garantire in sede di organico le risorse per consentire il corretto e qualificato funzionamento del nostro sistema scolastico e che l’offerta formativa strutturata negli anni precedenti non subisca alcun ridimensionamento.  E’ poi necessario  trovare soluzioni certe alla condizione di precarietà di una parte importante del personale della scuola che in conseguenza dei tagli sarà espulsa dal mondo del lavoro,  priva di ammortizzatori sociali. E sia chiaro che un governo centrale, che si dimostra incapace di gestire le riforme, non può e non deve scaricare i sacrifici, come già avvenuto in passato, sulle finanze di Comuni e Province, chiamati in questa fase di crisi economica a compiere sforzi immensi.

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