I sindacati della scuola, FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola, SNALS Confsal, Gilda di Piacenza,uniti contro i tagli al personale della scuola. E’ stato quindi proclamato lo stato di agitazione della categoria con l’indizione di ogni forma di mobilitazione se da parte del MIUR non perverranno risposte urgenti alle richieste sindacali. Intanto questa mattina i rappresentanti sindacali hanno incontrato il prefetto per ribadire come nonostante il sistema scolastico della provincia di Piacenza sia stato definito dal rapporto regionale "solido e accogliente", capillare e coerente rispetto ai fabbisogni sia sul piano quantitativo che qualitativo, ad oggi non risultano soddisfatte 11 nuove sezioni, e 4 completamenti di sezioni part-time nella scuola dell’infanzia; il tempo pieno a 40 ore per ben 20 classi iniziali, l’attivazione di ulteriori 2 classi e il fabbisogno di ore di lingua straniera e le risorse per l’organizzazione didattica del tempo pieno nella scuola primaria. Inoltre nella scuola secondaria di primo grado mancano le risorse per l’organizzazione didattica del tempo prolungato e l’attivazione di ulteriori 3 classi, nella scuola secondaria di secondo grado quelle per garantire il rispetto dei parametri alunni/classe previsti dalla normativa, con particolare riguardo all’inserimento degli alunni diversamente abili e per l’attivazione di ulteriori 3 classi. Carenza di personale anche per l’educazione degli adulti, il sostegno didattico, per attività che favoriscano la piena integrazione di giovani immigrati che richiedono particolari modalità di gestione della didattica. Problemi anche sul versante del personale Ata, dove mancano le risorse per soddisfare le esigenze di apertura, vigilanza e chiusura di tutte le sedi scolastiche, il supporto materiale agli alunni diversamente abili, la cura alla persona nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, la funzionalità amministrativa delle scuole e quella dei laboratori negli istituti di Secondo Grado. Alla luce di questa situazione i sindacati non ritengono che il nostro sistema scolastico possa sopportare i tagli previsti e pertanto chiedono al Governo di riconsiderare le attuali politiche scolastiche e di rimuovere i tagli previsti, che siano garantite in sede di organico di fatto le risorse per consentire il corretto e qualificato funzionamento del nostro sistema scolastico, che sia consolidata per l’anno scolastico 2009/2010 l’offerta formativa strutturata negli anni precedenti, che sia assicurata attenzione e risorse per le realtà scolastiche della montagna anche al fine di ridurre la formazione di pluriclassi, che siano individuate soluzioni adeguate per il personale Ata la cui drammatica riduzione mette a rischio il normale funzionamento delle scuole, di riservare una speciale attenzione alla formazione degli adulti come strumento indispensabile di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori nell’immediato e come investimento per il futuro e di trovare soluzioni certe alla condizione di precarietà di una parte importante del personale della scuola che in conseguenza dei tagli sarà espulsa dal mondo del lavoro, priva di ammortizzatori sociali.