Acqua del Trebbia: è assolutamente fondamentale una deroga alla disposizione per il rilascio del deflusso minimo vitale. In caso contrario, le coltivazioni di pomodoro, come di tutte altre coltivazioni comprese nell’area del basso Trebbia, saranno inevitabilmente compromesse, con un danno economico enorme per l’economia delle aziende interessate.Per questo motivo il presidente di Coldiretti Luigi Bisi ha inviato, con carattere di urgenza, una lettera al Presidente della Provincia Massimo Trespidi, all’assessore all’Agricoltura Filippo Pozzi ed a quello dell’Ambiente Davide Allegri, affinché sollecitino la Regione, per il rispetto di quelle che si sono rivelate essere "vane promesse", rispetto alla deroga sull’applicazione del DMV.Subito l’Amministrazione provinciale, tramite l’assessore Pozzi, si è detta disponibile ad intervenire presso i competenti organi regionali per ottenere una positiva riposta a questa pressante richiesta di Coldiretti.Il Consorzio, tramite il Presidente Fausto Zermani, dal canto suo ricorda che, nonostante l’impegno profuso per il monitoraggio, per le opere di mitigazione e la programmazione di interventi strutturali per la riduzione del deficit idrico, la Regione non ha affatto trovato una soluzione al problema sulle formule di calcolo del D.M.V., ritenendo che una corretta ed equa valutazione, dovesse necessariamente prendere in considerazione la stagionalità delle portate e la segmentazione del corso d’acqua in tratti omogenei, definendo per ognuno di essi una specifica valenza ambientale. Parimenti, è stata più volte manifestata l’inderogabile necessità di ottenere un provvedimento di deroga che garantisse la prosecuzione delle normali attività irrigue da parte delle tante imprese agricole che traggono dal Trebbia l’unica, scarsa, risorsa idrica che possa consentire la conclusione delle coltivazioni in atto.Invece, riprende il presidente Bisi, come si evince dalla nota del Consorzio di Bonifica, non solo è stata disatteso l’intervento di modifica del PTA, ma è addirittura inaspettatamente sopraggiunta la prescrizione relativa al DMV, nonostante fosse più volte stato promesso il provvedimento di deroga.Pozzi, da parte sua ha assicurato un fattivo intervento chiarificatore, facendosi carico delle esigenze delle imprese agricole che rischiano il raccolto per l’ennesimo esempio di malaburocrazia. Si tratterebbe di una beffa ai danni di chi lavora con serietà e professionalità, che a distanza di poche settimane dal raccolto non potrebbero concludere le coltivazioni con danni per il vasto indotto che ruota attorno al "pianeta pomodoro" in tutto il Distretto.