ALESSANDRI, A PODENZANO, CRITICO SULLE GRANDI FUSIONI

Donne più sicure nelle strade e maggiori opportunità di lavoro per tutti. Lo assicura il deputato della Lega Nord, Massimo Polledri, dal palco della festa del Carroccio di Podenzano, in scena nel fine settimana ai giardini Hawaii. Polledri ha rimarcato il massimo appoggio a Massimo Trespidi, «il presidente di tutti», e ha definito una linea chiara delle priorità («Penseremo agli operai, alle fasce della popolazione più esposte. E’ ora di finirla di tartassare di controlli gli artigiani. Sono i fannulloni che devono essere costantemente monitorati. Chi lavora deve andare avanti»). Per quel che riguarda la lotta ai delinquenti la risposta è una sola: «La galera». E se sono extracomunitari: «Devono ritornare al loro Paese». Complimenti eccellenti per il successo elettorale alle ultime Provinciali sono arrivati da Angelo Alessandri, deputato leghista, segretario della Lega Nord Emilia e presidente della commissione Ambiente della Camera che ha tracciato una breve storia elettorale della scalata del movimento di Umberto Bossi in una regione tradizionalmente legata all’elettorato di sinistra. Alessandri si è rivolto direttamente a Massimo Trespidi, sul palco, e ai leghisti: Polledri, Roberto Pasquali, presidente del consiglio provinciale, Ivano Rocchetta, sindaco di Castellarquato e Elena Murelli, già candidata alle Comunali del paese.«Otto anni fa – ha raccontato l’onorevole reggiano – difendevamo in trincea ciò che Lombardia e Veneto conquistavano. Oggi ci sono le condizioni per vincere alle prossime Regionali. Stiamo raschiando le tre mani di rosso che hanno storicamente colorato questa terra». Dall’Emilia a Roma, per parlare dell’azione di un Governo che in un anno «ha risolto il problema dei rifiuti di Napoli, ha affrontato la crisi internazionale evitando tensioni sociali, grazie allo stanziamento di otto miliardi di euro per la cassa integrazione, si è impegnato a controllare e frenare gli abusi e i soprusi delle banche». «Basta con la grande finanza – ha detto il deputato –. Investiamo sul lavoro vero. Questa terra non sta in piedi grazie alla Fiat, ma grazie a 3 milioni di partite Iva che tutte le mattine, nonostante tutto, si alzano alle 5 e vanno a letto a mezzanotte, investono, rischiano, mettono in gioco risorse, perché vogliono continuare a fare della Padania la terra del lavoro». Critico nei confronti delle fusioni tra multiutilities, Alessandri ha argomentato: «Prima ci hanno espropriato le municipalizzate di un tempo, oggi vogliono delocalizzare ulteriormente i centri decisionali che, spostandosi all’esterno, in base al patto parasociale, faranno sparire il 51 per cento pubblico».«Non è bello correre a diventare più grossi quando togli al cittadino il potere di avere servizi capillari e tariffe minori. In regime di monopolio, per giunta. La politica deve mettere paletti. In gioco c’è il benessere della nostra gente, i servizi primari. Una volta le municipalizzate avevano anche una funzione sociale. Oggi tutto è sparito. E su questo penso che la modernità debba tornare a fare un passo indietro». In chiusura qualche consiglio al neopresidente Trespidi. «Da Roma il Governo sta facendo la sua parte con, sgravi fiscali, aiuti di stato, la legge sull’edilizia e tanto altro. La crisi ha toccato il fondo. Per qualche mese rimarrà stabile, ma presto – dicono gli economisti – ripartirà. Se ripartirà dovremo farci trovare pronti. A cominciare dagli enti locali. E a Piacenza, in via Garibaldi, il vento è cambiato».

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