La Società Autostrade Centropadane ha presentato ieri in Provincia agli assessori competenti, Patrizia Barbieri (pianificazione) e Sergio Bursi (Lavori pubblici), il quadro della gestione, degli investimenti e delle attività di sviluppo che ha in corso nella nostra provincia ed in quelle di Cremona e Brescia. A scendere nel dettaglio della materia ha provveduto il direttore generale della società, dott. Franco Acerbi, coadiuvato da un suo tecnico. Gli interventi realizzati dalla Società, ricordiamo, hanno lo scopo di favorire l’accesso del traffico all’asse autostradale di sua competenza (l’A 21 Piacenza Brescia). La loro realizzazione, tuttavia, darà, come è intuibile, un contributo fondamentale anche alla riqualificazione del patrimonio stradale del nostro territorio, e in particolare di quello di cui è proprietaria l’Amministrazione provinciale. Acerbi ha ricordato, in particolare, quanto fatto dalla sua Società nel 2008 nelle tre province di Piacenza, Cremona e Brescia, soffermandosi in particolare sulle opere che hanno avuto inizio o completamento nell’anno citato, per una spesa complessiva di 32 milioni di euro. A Piacenza si è completata l’interconnessione tra A 21 ed A 1 a Le Mose, un’opera realizzata dalla società SATAP con il concorso tecnico – finanziario della Società Centropadane, per un importo complessivo di 9 milioni 470 mila euro; si è abbattuta la barriera di La Villa in comune di Caorso; sono stati avviati i lavori sulla strada provinciale n, 462 R, nei comuni di Cortemaggiore e Firoenzuola, con miglioramento dell’accessibilità al casello di Fiorenzuola ed alla via Emilia, per una spesa complessiva di 3 milioni e 480 mila euro, per il 50% a carico della Provincia di Piacenza. Altri argomenti trattati: la procedura di VIA del collegamento Cremona Castelvetro, problematica questa che verrà affrontata nel dettaglio non appena tutti i soggetti interessati avranno attentamente valutato il contenuto del decreto ministeriale, accompagnato da non meno di cento allegati, che ne sono parte integrante. Gli assessori hanno posto sul tavolo altre priorità territoriali, parlando anche delle problematiche legate a Villanova, Besenzone e San Pietro in Cerro, e hanno voluto dettagli sui cronoprogrammi delle opere in corso. Si è stabilito che, previa visita presso i cantieri in essere da parte dei due assessori, verrà fatto un nuovo incontro con Società Autostrade Centropadane, con la quale si è comunque convenuto che un contatto costante è indispensabile, ai fini di una piena conoscenza delle problematiche e delle risposte che devono essere offerte al nostro territorio. Un richiamo di Acerbi anche alle attività di sviluppo della Società Centropadane. Due le iniziative principali, relative all’autostrada regionale Cremona – Mantova e all’autostrada direttissima Brescia – Bergamo – Milano.Per quel che riguarda la prima, è già stata definita la progettazione definitiva, attualmente sottoposta alla VIA, che dovrebbe concludersi entro i primi otto mesi del 2009.Per quel che riguarda la seconda, la Società Centropadane ha contribuito alla progettazione definitiva di una parte rilevante del progetto.Ecco la replica del Presidente della provincia Massimo Trespidi a Rifondazione Comunista:"Se c’è qualcuno che sul nuovo ponte sul Po tra Castelvetro e Cremona non opera nell’interesse della comunità interessata, non sono certamente io, e non sono neppure i componenti della mia Giunta". Così il Presidente della Provincia Massimo Trespidi in risposta alle critiche mossegli da Rifondazione comunista sul problema del nuovo ponte. "Rispetto alle osservazioni che il Centro Destra ha fatto dai banchi dell’Opposizione in Consiglio provinciale e rispetto a quanto dichiarato in campagna elettorale non ho affatto cambiato idea – rileva il Presidente –. Sul problema, il Centro Destra ha sempre mantenuto una posizione coerente: ha sempre osteggiato un progetto calato dall’alto e la cui realizzazione creerebbe solo un aggravio delle problematiche della Bassa, non certo una loro soluzione. Anche in sede di discussione sul PTCP, il Centro Destra ha avuto modo di presentare emendamenti che andavano a tutelare le Istituzioni e le Comunità locali. Questi emendamenti sono stati respinti dalla Maggioranza, di cui anche Rifondazione faceva parte. Rifondazione Comunista non può, perciò, muovere oggi attacchi al Centro Destra, soprattutto considerando che i suoi esponenti in Consiglio provinciale, pur sbandierando ai quattro venti una contrarietà al progetto, lo hanno poi sostanzialmente avvallato votando a favore del PTCP, che prevede tale progetto e che lo ha recepito in toto, senza tener conto delle necessità locali e della volontà della comunità interessate" . Il parere di Paolo Botti Segretario provinciale PDIntendo rispondere alle dichiarazioni di Roberto Montanari e Mimmo Gerardini relativamente al ponte sul Po che collegherà Castelvetro e Cremona, con particolare riferimento al passaggio in cui si definiscono "risibili" le posizioni del PD in merito.Recentemente, infatti, Rifondazione Comunista ha ufficialmente sottoscritto senza batter ciglio -assieme al PD e alle altre forze di centrosinitra- il programma elettorale di coalizione per le elezioni provinciali in cui, fra le priorità in tema di infrastrutture, si indicava la costruzione del nuovo ponte sul Po a Castelvetro come fondamentale collegamento tra il sistema economico lombardo e quello emiliano, da realizzarsi tenendo conto degli impatti rilevanti sul territorio e garantendo le opportune mitigazioni e compensazioni.Coerenza vorrebbe che Rifondazione Comunista sostenesse ciò che ha sottoscritto in un documento depositato e perfettamente in linea con le proposte del PD, favorevole all’opera, ma a condizione che vengano soddisfatte precise richieste in termini di miglioramento del tracciato nel tratto piacentino e potenziamento degli interventi di mitigazione ambientale.Tali posizioni sono state più volte espresse in sede locale dal gruppo consiliare della lista "Castelvetro per te", che il PD ha lealmente e convintamente sostenuto e che, su questo tema, si è sempre attivata per un’opposizione costruttiva nell’interesse prioritario dei cittadini e del territorio.Siamo consapevoli che si tratta di una mediazione complessa, da perseguire con determinazione anche da parte della nuova Amministrazione Provinciale in stretta relazione con la Regione e con i Comuni interessati.In questo senso il nuovo Presidente Trespidi dovrebbe chiarire una volta per tutte se la sua amministrazione è favorevole o meno alla realizzazione del ponte, e -al di là di dichiarazioni astratte su progetti calati dall’alto- a quali precise condizioni.Per ottenere risultati significativi e tutelare al meglio le esigenze del territorio chiediamo quindi la rapida attivazione di un’azione coordinata, sia tecnica che politica, tra gli Enti del territorio piacentino interessati (Provincia, Comuni di Castelvetro e Monticelli, Regione Emilia-Romagna), per costriuire una posizione comune in sede di Conferenza dei Servizi e nell’ultima fase del percorso tecnico-istituzionale prima dell’attivazione definitiva del progetto.Paolo BottiSegretario prov.le PD