Non ci sono stati particolari problemi, sabato scorso, per le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico ritrovato a Parma all’interno del cantiere per la nuova sede dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). E il traffico ferroviario sulla linea Parma-Piacenza e Parma-La Spezia dopo essere stato bloccato per precauzione, è ripreso regolarmente dopo circa un’ora, con pochi disagi per la circolazione. La bomba, caduta in città durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, era rimasta sepolta per più di sessanta anni sotto la massicciata della linea ferroviaria Bologna-Milano, finché il 24 giugno è stata scoperta durante le operazioni di scavo di un sottopasso.Per il disinnesco, sono intervenuti Gli artificieri del Genio pontieri di Piacenza, coordinati dal tenente Federica Luciani e le operazioni, coordinate dalla prefetto di Parma Paolo Scarpis, hanno comportato l’evacuazione di circa 1500 residenti.