Sopralluogo oggi, martedì 7 luglio, del Presidente della Provincia Massimo Trespidi ai due magazzini di proprietà dell’Amministrazione provinciale che si trovano in città. Il Presidente, accompagnato dall’ing. Stefano Pozzoli, dirigente del Servizio Edilizia – Coordinamento grandi Opere della Provincia, e dal geom. Antonio Mazzocchi, dello stesso Servizio, ha visitato prima il magazzino che si trova in via Trebbia, poi quello che si trova alla Galleana, lungo la strada provinciale di val Nure, nelle adiacenze della costruenda nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Una prima presa di contatto, quella del Presidente Trespidi, con due strutture che, nelle intenzioni, sono punti di riferimento essenziali di un piano di razionalizzazione che il Presidente sta valutando, e che dovrebbe consentire alla Provincia sia di riqualificare gli spazi a disposizione, sia di ridurre in misura sostanziale le spese di bilancio. Il Presidente Trespidi, con gli uffici competenti della Provincia, sta infatti valutando la possibilità di realizzare nell’area ora occupata dal magazzino di via Trebbia e negli spazi adiacenti un nuovo edificio, che dovrebbe ospitare i dipendenti della Provincia attualmente dislocati a Borgo Faxhall, in locali che non sono di proprietà della Provincia e per disporre dei quali l’ente di Corso Garibaldi paga ogni anno un affitto di ammontare non indifferente (circa 550 mia euro). Nell’area del magazzino della Galleana, invece, il Presidente intende concentrare i vari magazzini di cui la Provincia è proprietaria, attualmente dispersi in varie parti del territorio provinciale. Si tratta di un progetto di razionalizzazione di portata non indifferente, per la realizzazione del quale occorreranno risorse di entità rilevante. Che si potrebbero reperire, rileva il Presidente, sia attraverso la contrazione di prestiti, sia alienando parti non strategiche del patrimonio edilizio di proprietà della Provincia. Come la vecchia caserma dei vigili del fuoco, in via Dante, e, mediante trattativa privata, l’edificio che si trova in via Mazzin, in considerazione del fatto che le precedenti aste pubbliche sono andate deserte.