Non sono ancora state chiarite dalla squadra mobile della questura le cause della violenta lite tra un gruppo di albanesi avvenuta ieri sera intorno alle 21 davanti a un bar di via Colombo, e che è degenerata in un’aggressione a bottigliate, sprangate e forse anche coltellate. L’unica cosa certa, almeno fino a questo momento, sono le gravissime condizioni in cui versa un ragazzo albanese di 33 anni, che stanotte è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico all’addome. Gli aggressori lo hanno infatti sventrato, a quanto pare colpendolo più volte violentemente con il collo di una bottiglia rotta, mentre un suo connazionale ha riportato pesanti lesioni al braccio destro, e anche lui nella notte è stato sottoposto a un intervento chirurgico di ricostruzione dei tendini nel reparto di ortopedia. Un’aggressione di una brutalità inaudita, che la polizia sta cercando di ricostruire istante per istante, anche se non pare una cosa facile. Sembra infatti che non siano stati trovati testimoni oculari dell’accaduto, e gli agenti stanno aspettando di poter interrogare almeno i due albanesi rimasti feriti. Altri due slavi, coinvolti anche loro nello stesso episodio, sono stati medicati al pronto soccorso, ma le loro condizioni non destano preoccupazione. Tutto è iniziato poco dopo le 21 davanti a un bar di via Colombo. Da una prima ricostruzione sembra che la lite tra un gruppo di albanesi sia degenerata all’improvviso. I due feriti più gravi sono stati subito caricati da alcuni amici a bordo di una Bmw e portati verso l’ospedale. Giunti però in piazzale Libertà, all’altezza della rotonda all’intersezione con viale Patrioti, il gruppo di stranieri ha incrociato e fermato un’ambulanza della Croce rossa che transitava casualmente. Il 118 ha poi provveduto a far arrivare sul posto anche una seconda ambulanza e l’automedica. Poi sono iniziate la corsa verso l’ospedale e le indagini della polizia.
