Casa protetta Ceresa di San Giorgio: Al via la convenzione con L’AUSL

Diventa operativa la convenzione tra la casa protetta Ceresa di San Giorgio e l’Azienda Usl di Piacenza, già annunciata nelle scorse settimane dall’assessore alle Politiche per la Sanità della Regione Emilia Romagna Giovanni Bissoni. A partire da lunedì 1 giugno, le rette di 10 ospiti della struttura saranno ridotte grazie all’impiego di contributi del Fondo per la non autosufficienza (FNA) di circa 28 euro al giorno. Lo hanno annunciato questa mattina in una conferenza stampa il direttore del distretto di Levante Cirillo Carra insieme al direttore del Ceresa Giuseppe Mezzadri e al vice sindaco di San Giorgio Massimo Silvotti. I dieci ospiti sono stati individuati sulla base di specifici requisiti indicati dalla direttiva regionale. La convenzione prevede, oltre alla corresponsione degli oneri sociosanitari, la presenza per questi utenti di una specifica assistenza infermieristica per 36 ore settimanali, di un fisioterapista per dodici e di un medico di famiglia (il dottor Walter Alberici, individuato tramite apposita selezione) per sei. "Per i nostri bilanci, che ogni anno chiudono con un passivo di circa 15 mila euro – ha detto il direttore del Ceresa Mezzadri – si tratta di risorse molto importanti. Vogliamo ringraziare l’amministrazione comunale, e in particolare il vice sindaco Silvotti, per l’impegno concreto che è stato profuso per ottenere questo risultato". La casa protetta Ceresa accoglie 20 ospiti non autosufficienti; la struttura di San Giorgio è anche casa di riposo per persone parzialmente autosufficienti (14 posti) e appartamento protetto (altri cinque anziani). "Esprimiamo la massima soddisfazione – ha aggiunto il vice sindaco Silvotti – per l’esito di un percorso che abbiamo iniziato cinque anni fa. È un segnale forte che arriva dalla Regione Emilia Romagna e dalla Conferenza territoriale sociale e sanitaria: ancora prima dell’operazione di compensazione, la ridefinizione dei distretti ha portato veramente al riequilibrio dei posti convenzionati. C’è stata coerenza rispetto agli impegni assunti e flessibilità".   

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