«Oltre alla soluzione temporanea – la messa in sicurezza della struttura e il ripristino della viabilità – serve una soluzione definitiva che non può che essere un nuovo ponte sul Po». E’ quanto ha sottolineato questa mattina Maurizio Parma, capogruppo in Regione della Lega Nord, in commissione Ambiente e territorio, a Bologna.Assente in aula l’assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, Alfredo Peri. La sua relazione è stata sostituita da quella di un ingegnere della Giunta Regionale che ha tenuto l’audizione conoscitiva, relazionando sui fatti dello scorso 30 aprile, data del crollo di una campata del ponte che collega l’Emilia Romagna alla Lombardia. Il fatto è avvenuto a nove mesi di distanza dai lavori di consolidamento della struttura voluti dall’Anas. Sull’argomento Parma, unico consigliere piacentino in aula, ha sottolineato che «stando alle informazioni in possesso il cantiere del 2008 è stato aperto per rimediare a quella che è stata definita l’"urgenza" della piena del 1994. Nel titolo del bando per l’aggiudicazione dei lavori si parlava infatti di lavori urgenti di consolidamento a seguito degli eventi straordinari del 1994».