Nessuna aggressione, si era inventata tutto. Aveva detto una bugia la ragazzina di 16 anni che venerdì aveva denunciato di essere stata avvicinata e importunata da due stranieri. Lo ha fatto perché, già in punizione, temeva una sgridata dei genitori per il ritardo nel rincasare dopo scuola. "I ragazzi devono sapere che inventare una cosa del genere potrebbe costituire reato" ha ricordato il capo di gabinetto della Questura di Piacenza Girolamo Lacquaniti.