Segue il comunicato: "Uno spot elettorale" così Luigi Francesconi (PdL) sulla conferenza regionale della montagna tenutasi il 17 aprile a Travo."L’Amministrazione Regionale – spiega il Consigliere – ha scelto la Provincia più bianca dell’Emilia-Romagna con il chiaro intento elettoralistico di convincerne i cittadini, particolarmente quelli residenti in montagna, che sta facendo tanto per loro, ma sono i fatti a smentire questa presunzione.""L’opposizione di centro-destra – prosegue – in questi anni non ha mai mancato di sottolineare come la sinistra, sia a livello provinciale che regionale, abbia fatto poco per la montagna, destinando scarse risorse e limitando al minimo gli interventi.Pensando al solo caso piacentino, non viene in mente una sola opera realizzata in questi anni in montagna: l’unica il cui cantiere era già avviato, la variante alla SS 45 Perino-Cernusca, è stata bloccata dai veti ambientalisti.Questi stessi veti, frutto di una visione ideologica e calata dall’alto dello sviluppo di queste aree, ha impedito gli investimenti non solo in infrastrutture, ma anche in alcuni settori importanti quali al produzione energetica, l’agricoltura tradizionale, l’edilizia ed il turismo.La "logica dei divieti" ha prevalso portando al proliferare di zone protette e al fiorire di permessi necessari per svolgere qualsiasi attività: tutto, dalla caccia alla raccolta dei prodotti del sottobosco, dalla costruzione di una casa al taglio della legna, è diventato difficile e costoso, in termini non solo di soldi ma anche di oneri burocratici.Ai disagi oggettivi di chi vive in montagna, si aggiungono quelli derivati dalla riduzione dei servizi: dalla sanità, con la soppressione del Distretto della Montagna, alla fornitura dell’acqua, ora passata in capo ad ENIA, al trasporto pubblico, con corse sempre più ridotte. Rispetto a tutto ciò Provincia e Regione han fatto troppo poco: han messo nuovi paletti e ridotto le risorse, gravando sui già fragili bilanci dei Comuni i costi di fenomeni meteorologici straordinari quali frane, alluvioni e nevicate, per cui, invece, si era chiesto un intervento da parte degli Enti sovraordinati."Il Consigliere Regionale avanza dubbi anche sulla location del convegno: "Non a caso, a mio avviso, si è scelto Travo, l’unico Comune che, grazie alla caparbietà della minoranza di centro-destra, si è opposto al progetto di realizzazione del parco."Esprimendo un plauso all’operato di Tiziana Achilli e degli altri Consiglieri Comunali che compongono l’opposizione, Francesconi fa notare come "La presenza dello stato maggiore di Provincia e Regione a Travo dimostri la chiara volontà della sinistra, qualora dovesse vincere le elezioni dei prossimi 6 e 7 giugno, di proseguire il progetto del Parco del Trebbia inserendovi anche questo Comune, com’era nel progetto originario".