Agci, Confcooperative, Legacoop ed Unioncamere Emilia-Romagna hanno siglato un Protocollo d’intesa per favorire la crescita delle imprese e dare maggiore competitività all’economia regionale.L’accordo per una più forte collaborazione tra le tre Centrali Cooperative e il sistema delle nove Camere di Commercio della regione, rappresentate da Unioncamere, avvia un percorso innovativo per promuovere interventi mirati, sulla base di un’attività integrata di monitoraggio dell’economia. L’obiettivo è di fornire un supporto efficace nell’agire quotidiano alla cooperazione emiliano-romagnola, il cui ruolo di rilievo è confermato da alcuni dati: il 28,3 per cento del fatturato cooperativo nazionale risulta prodotto in Emilia-Romagna, e la regione è la prima per l’incidenza degli occupati nelle cooperative sulla popolazione complessiva (35,8 addetti ogni mille abitanti).Sviluppo sostenibile e responsabilità sociale d’impresa, qualità e innovazione, internazionalizzazione e semplificazione amministrativa sono gli scenari di azione comune individuati. La capacità di azione congiunta si misurerà su alcune linee di intervento.Innanzitutto, la diffusione della qualità, l’introduzione di sistemi di certificazione e tracciabilità delle imprese, delle produzioni e dei servizi. In secondo luogo, la valorizzazione della specificità delle imprese cooperative in tema di innovazione, trasferimento tecnologico, formazione, responsabilità sociale, turismo, credito e sviluppo delle infrastrutture per il trasporto merci, anche attraverso l’utilizzo del project financing.Per favorire la proiezione nei mercati esteri delle imprese cooperative, Agci, Confcooperative, Legacoop ed Unioncamere si impegnano a ricercare soluzioni coordinate anche avvalendosi della rete territoriale dello Sportello regionale per l’internazionalizzazione dell’Emilia-Romagna (Sprint-er). Un’attenzione particolare sarà dedicata alla presenza delle donne in ambito cooperativo e negli specifici Comitati camerali per l’imprenditoria femminile.Una svolta importante è sul fronte della semplificazione amministrativa: più e-government e meno barriere per le imprese, con l’estensione dei sistemi telematici e la dematerializzazione degli adempimenti, attraverso la firma digitale, la posta elettronica certificata, e la Comunicazione Unica (prevista dalla legge n. 40/2007) per una riduzione dei costi e maggiore rapidità di risposta. Assai rilevante è il ruolo riservato al sostegno offerto dai Consorzi fidi per l’accesso al credito a breve e medio-termine in Emilia-Romagna. Si punterà al rafforzamento strutturale ed operativo del Consorzio Fidi Regionale della Cooperazione (Coop.er.fidi), la cui azione si è rivelata particolarmente utile in passato e nell’attuale fase di crisi economica e finanziaria: anche Unioncamere e Coop.er.fidi hanno sottoscritto infatti nel dicembre 2008 l’Accordo per favorire e garantire la continuità dell’erogazione del credito alle imprese promosso dall’Assessorato regionale alle Attività Produttive.