Ancora ostacoli verso l’unione tra Enìa e Iride

Sembra senza fine il percorso a ostacoli verso la fusione tra Enìa e Iride. Dall’asse Torino-Genova rimbalzano nuovamente notizie che gettano nuova benzina sul fuoco di contrasti sui capisaldi dell’operazione che in questi mesi hanno diviso ora i soci di Iride da quelli emiliani di Enìa, ora il Comune di Genova da quello di Torino. E a questo secondo capitolo vanno iscritte le tensione emerse ieri. La giunta di Genova ha approvato un emendamento alla delibera di fusione tra due multiutility in base al quale lo statuto della nuova società dovrà precisare che il capitale sociale deve essere detenuto in modo rilevante e comunque non inferiore al 51 per cento dagli enti pubblici. Entro il 28 aprile i Comuni di Genova e Torino dovranno arrivare a una posizione omogenea sul tema.

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