Controlli interforze, il bilancio

Un commerciante pakistano è finito nei guai per aver messo alle proprie dipendenze un suo connazionale clandestino, nei guai anche un piacentino sospettato di aver affittato in nero un appartamento di via Roma. E’ accaduto nel corso di controlli interforze compiuti nella zona del centro storico e di piazzale Marconi, via Roma, giardini Margherita e Merluzzo.Sono state identificate cinquanta persone e sono stati effettuati sopralluoghi in una decina di esercizi pubblici e in altrettanti appartamenti. In uno di questi esercizi pubblici la polizia ha chiesto i documenti di un giovane pakistano che sarebbe stato al lavoro dietro al banco. Dal momento che il giovane non aveva documenti è stato condotto in questura per più approfonditi accertamenti. Il gestore del negozio dove il giovane è stato trovato è stato a sua volta identificato dalla polizia e denunciato a piede libero per impiego di manodopera clandestina. Durante il sopralluogo in via Roma la polizia ha trovato un appartamento con tre egiziani e sette posti letto, l’appartamento è apparso fatiscente e con impianto di riscaldamento non a norma, per questo motivo l’unità sanitaria dovrà pronunciarsi sull’agibilità dell’edificio, inoltre pare che anche il contratto di affitto sia stato stipulato in nero e il proprietario della casa rischia una pesante sanzione. Nel corso di questi controlli è stato denunciato un nordafricano perché aveva documenti d’identità falsi e sanzionato il gestore di un altro esercizio pubblico, sorpreso dalla polizia municipale mentre serviva ad un cliente una bevanda alcolica senza avere la licenza.A questi controlli interforze disposti dal questore Michele Rosato, in particolare per contrastare il fenomeno dell’immigrazione clandestina, hanno preso parte oltre alla polizia, i carabinieri, la guardia di finanza e la polizia municipale. Dalla questura è stato fatto sapere che questi controlli si ripeteranno anche con l’ausilio dei nuclei prevenzione crimine di Reggio Emilia.

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