Boiardi, tour di mandato ieri sera a Podenzano

"Sulla cava di Albarola, c’è la volontà della mia Amministrazione di non abbattere la "quinta" che dà verso Ponte dell’Olio e di promuovere il recupero ambientale del sito". E’ uno degli impegni che Gianuigi Boiardi si è assunto ieri, lunedì 23 marzo, a Podenzano (auditorium del comune), alla quinta assemblea del tour che con la sua Giunta sta tenendo in giro per la provincia per illustrare il bilancio dei suoi cinque anni di amministrazione. L’incontro, coordinato dal sindaco di Podenzano Alessandro Ghsoini, era rivolto ai cittadini di Podenzano, Pontedell’Olio, San Giorgio e Vigolzone. La sala era gremita. Boiardi ha fatto un annuncio in anteprima: "Sono felice di comunicare ai cittadini di questa parte di vallata che il ministero ha approvato il progetto di un’opera che stavano aspettando da tempo, la variante alla provinciale 6 di Carpaneto all’altezza di S. Polo. A breve potremo avviare questo fondamentale intervento di miglioramento della nostra viabilità". L’incontro è stato introdotto dal sindaco Ghsoni, che ha ricordato i molti motivi per cui i suoi concittadini e le comunità limitrofe possono essere grati alla Provincia: si va dagli interventi per riqualificare la strada provinciale di Val Nure (alla Volta del vescovo, ai Casoni, al bivio per Turro, alla rotonda a monte di Podenzano, ad altro ancora), agli interventi a livello sanitario (la Casa della salute, una riorganizzazione dei distretti che favorisce il comune di Podenzano, il nuovo asilo nido), al sostegno all’economia (tra l’altro, la felice conclusone della vertenza per lo stabilimento di S. Polo). Con la Provincia non sono mancati i momenti di discussione, ha fatto presente Ghsioni, ma sempre in un clima sereno e costruttivo. Illustrando il bilancio di mandato (un impegno cui la Giunta è tenuta per legge), Boiardi ha fatto riferimento soprattutto alle iniziative della Provincia a sostegno del comprensorio di media val Nure. Oltre a quelle ricordate da Ghisoni, Boiardi ha richiamato il sostegno al comparto agricolo (puntiamo a tutelare la ruralità del territorio: è un obiettivo di fondo del nostro PTCP) ed alla coltura del pomodoro in particolare, di cui il comune di Podenzano è punto di riferimento fondamentale, a livello sia produttivo che di trasformazione. Sempre con riguardo all’agricoltura, Boiardi ha ricordato un progetto che la Provincia porta avanti con il sostegno della Regione: "Vogliamo trasformare l’azienda agricola La Faggiola di Gariga in una vetrina per la promozione della produzione agricola di qualità non solo della nostra provincia, ma anche dei comparti territoriali limitrofi, che vorremmo proporre in questo ruolo al grande appuntamento di Expò 2015". Facendo riferimento alla scelta di Piacenza come Polo logistico del Nord Italia (un risulttao ottenuto grazie alla nostra capacità di lavorare congiuntamente, come sistema), Boiardi ha ricordato come uno dei punti cardine di questa realtà sia l’aeroporto di S. Damiano, infrastruttura che si trova nel comprensorio di media val Nure. Infine, Boiardi ha richiamato l’impegno quinquennale del suo ente, senza contrarre debiti, riducendo il personale di 100 unità senza licenziare e regolarizzando i precari, su altri fronti: la realizzazione di asili nido (strutture fondamentali per il nostro comparto economico perché consentono alle cittadine di non assentarsi dal lavoro per la cura dei bambini), sul fronte della riorganizzazione sanitaria, sul fronte della estensione della banda larga (a breve, con il sistema wi fi, tutta la provincia sarà coperta, montagna compresa). Sono intervenuti nel dibattito il sindaco di S. Giorgio Claudio Consiglieri (quale può essere il ruolo dell’aeroporto di S. Damiano nel polo logistico), il sindaco di Vigolzone Mario Chiesa, che ha ringraziato la Provincia per il suo impegno a recuperare la cava di Albarola, realtà che fa parte della storia di tutta la val Nure, e il sindaco di Ponte dell’Olio Roberto Spinola, che ha apprezzato l’impegno della Provincia a mantenere la quinta di Albarola, la previsione nel PTCP dell’ampliamento della strada di val  Nure da Ponte dell’Olio a Grazzano e altri interventi sulla viabilità provinciale nel suo comune. Da Spinola anche la richiesta di un impegno a promuovere la realizzazione di impianti per le energie rinnovabili. Presenti in sala anche rappresentanti del comitato della Colombaia, che hanno ricordato a Boiardi le cose a loro dire non fatte sulla questione River di Podenzano per tutelare la salute dei cittadini (mancata presentazione dell’iter autorizzativo della linea A/solvente, mancata presentazione di un piano di contenimento delle diffuse inquinanti, mancata prova a pieno regime degli impianti, mancata valutazione della massa di diffuse e raffreddatori, mancati impegni del Consiglio provinciale a risolvere la questione ambientale, mancate risposte al parere di congruità di tutti i problemi River). "Abbiamo ereditato il problema da un’altra Amministrazione, ha risposto Boiardi, e la Provincia ha fatto molto in questi anni per venire incontro alle giuste esigenze dei cittadini, procedendo a tutte le verifiche che le venivano suggerite dagli organi tecnici dei quali, per legge, si deve avvalere, ARPA e Azienda USL. Abbiamo anche promosso un’indagine straordinaria, finalizzata alla valutazione di alcuni aspetti igienico – sanitari, quali la presenza di floruri e la paventata decomposizione del teflon, indagine che ha portato alla prescrizione di nuovi, più restrittivi limiti alle emissioni diffuse ed a migliorative modifiche impiantistiche". "La vera soluzione al problema – ha detto Ghisoni – passa per la delocalizzazione dell’impianto. Ma la ditta non ha accettato le nostre proposte". In sala, anche un gruppo di cittadini che si oppongono alla realizzazione dell’impianto a biomasse di Lusurasco di Alseno, perché inquinante e troppo vicino al centro abitato. Il confronto ha assunto toni molto accesi, polemici. A Boiardi sono state chieste le vere ragioni del sostegno della Provincia al progetto. Come hanno specificato il presidente e l’assessore Ziliani, la Provincia sostiene il progetto perché non solo non inquina, ma ha ricadute molto positive dal punto di vista economico e per l’occupazione.  Il problema dell’impianto di Lusurasco dovrebbe essere discusso nelle assemblee che si terranno in val d’Arda.

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