26 centraline per monitorare il traffico su tutta la rete viabilistica provinciale. Il progetto, che rientra nel Sistema regionale di monitoraggio stradale, è ufficialmente partito in questi giorni, dopo che nei mesi scorsi la Provincia aveva provveduto all’installazione di tutte le postazioni lungo le strade, con un finanziamento di 153mila euro (il costo del progetto a livello regionale è stato di 3.575.000 euro). Da oggi si potrà verificare in tempo reale il mutamento del traffico veicolare, con una precisione e una capillarità dei dati senza precedenti. L´idea del progetto nasce infatti dalla consapevolezza di una situazione di sostanziale assenza di rilevazioni omogenee e sistematiche dei flussi veicolari sulla rete stradale. Ad oggi, la misura dei flussi veniva effettuata mediante rilevazioni occasionali, commissionate a fronte di specifiche esigenze. Tali rilevazioni, oltre a non consentire una visione continua e dinamica dell’andamento del fenomeno, sono difficilmente confrontabili tra loro e non permettono di costruire una base informativa condivisa da tutti gli Enti interessati.I rilevatori installati sono invece in grado di classificare numero di veicoli, loro distanziamento, velocità media, classe di appartenenza (moto, auto, furgone, camion…), il tutto attraverso un monitoraggio in tempo reale con una centrale posizionata a Bologna. L’alimentazione elettrica di questi strumenti sarà fornita da pannelli solari, per evitare qualunque genere di impatto ambientale. Ad illustrare nel dettaglio l’intero progetto è intervenuta l’assessore provinciale ai Trasporti, Patrizia Calza, con il dirigente del servizio Davide Marenghi e il tecnico Andrea Reggi. "Va subito precisato che non verranno fatte sanzioni, tanto meno fotografie – ha detto l’assessore Calza -, si tratta semplicemente della raccolta di dati statistici che riguardano i flussi veicolari. Un tema di estrema importanza, che ci permetterà di fornire risposte puntuali nel momento in cui serviranno. Il primo esempio che mi viene in mente riguarda la programmazione degli interventi sulle strade provinciali". Davide Marenghi ha quindi illustrato i futuri sviluppi, che comprenderanno punti di rilevamento su tutte le strade statali del territorio provinciale, oltre naturalmente alla futura tangenziale sud-ovest di Piacenza. L’occasione è quindi servita per illustrare i primi dati usciti dalle rilevazioni. In particolare, ci si è soffermati sulla centralina di Roncaglia, che al momento ha registrato un picco di 1000 veicoli in una ora, con incidenza del traffico pesante pari al 20 per cento. Sempre nello stesso punto, è stata registrata una media di 11mila veicoli nell’arco di 24 ore. Sulla questione del traffico pesante a Roncaglia vanno all’attacco due big di AN-PdL. "Se mi limito al merito della risposta che l’assessore Carbone ha reso alla mia interrogazione sulla grave situazione di viabilità che si riscontra nell’abitato di Roncaglia, a causa dell’eccessivo passaggio di mezzi pesanti, non posso che sottolineare come l’Assessore non faccia altro che confermare il problema, ma rimandi le eventuali soluzioni nel tempo e ad altri Enti, quali la Provincia, la Regione, l’ANAS a cui afferma di doversi rivolgere", ad affermarlo è il capogruppo di AN-PDL al Comune di Piacenza, Andrea Paparo, che si è vista recapitata risposta alla sua interrogazione su Roncaglia presentata lo scorso febbraio. "Ma se alla risposta di Carbone – prosegue Paparo – unisco le dichiarazioni rese dall’Assessore provinciale Calza nel corso di una pubblica riunione a Roncaglia, non posso non evidenziare come in tutta risposta al Comune, la Provincia affermi di non avere nessuna competenza sulla eventuale limitazione al traffico viario, rimandando le competenze al Prefetto e al Sindaco". "Un rimpallo di responsabilità che se non fosse drammatico per gli abitanti di Roncaglia, vessati dal continuo attraversamento di mezzi pesanti, sarebbe quasi ridicolo. Il problema è che i due Enti Locali di Piacenza giocano sulle competenze, senza cercare soluzioni concrete, a tutto discapito della salute dei cittadini". Sull’argomento interviene anche l’on. Tommaso Foti, consigliere provinciale di AN-PDL, il quale aveva presentato lo scorso 11 febbraio analoga interrogazione in Provincia: "Apprendo dai mezzi di informazione la posizione della Calza e dell’Ente provinciale sull’argomento oggetto della mia interrogazione di più di 30 giorni fa, vale a dire la difficile situazione viabilistica a Roncaglia causata dall’eccessivo attraversamento di mezzi pesanti. Mi pare che il dovere primo della Calza fosse di rispondere alla mia interrogazione, invece di andare a fare passerella in giro. E’ assurdo che un consigliere provinciale apprenda dai mezzi di informazione la posizione dell’Ente di Via Garibaldi".