Aveva accusato il presidente dell’ordine degli odontoiatri di avergli consegnato tremila euro affinchè accusasse un altro dentista. Tutto una montatura. Lo ha stabilito il Gip Gianandrea Bussi al termine di un processo che si è concluso l’altro giorno con la condanna due anni e otto mesi per Antonio Bivona, difeso dall’avvocato Laura Baroni del foro di Cremona. Bivona che si è visto cancellare la pena dall’indulto è stato riconosciuto colpevole di calunnia nei confronti del presidente dell’ordine degli odontoiatri Gaetano Noè che nel processo si era costituito parte civile assistito dall’avvocato palo Fiori.