Mercati contadini, Coldiretti apprezza l’incentivo del Parlamento Europeo

Riportiamo il comunicato della Coldiretti: Mentre in Italia, ma anche a Piacenza, ogni tanto c’è qualcuno che attacca i mercati contadini (conosciuti anche come farmers market), o  gli agriturismi, a livello europeo il Parlamento ne raccomanda la diffusione. L’assemblea di Strasburgo infatti ha approvato la relazione della parlamentare romena Maria Petre, accogliendo con favore il processo di riflessione avviato dal Libro Verde della Commissione sulla qualità dei prodotti e auspica però l’introduzione dell’indicazione obbligatoria del luogo di produzione delle materie prime attraverso un’apposita etichetta "che soddisfi l’esigenza dei consumatori di ricevere maggiori informazioni sull’origine del prodotto che acquistano"Per il Parlamento europeo, sottolinea il presidente di Coldiretti Piacenza Luigi Bisi, i mercati per la vendita diretta degli agricoltori sono una innovativa forma di vendita, esattamente quello che Coldiretti sostiene da tempo: contro lo scetticismo di molti, contro l’ostracismo di chi, chiuso nel suo "piccolo guscio", non capisce che la promozione dei prodotti del territorio, l’etichettatura obbligatoria, sono un bene non solo di pochi, ma a favore di tutti; i mercati contadini sono una risposta concreta anche contro la crisi, perché espressione di una "filiera corta", che taglia drasticamente costosi ed improduttivi passaggi, garantisce il reddito degli agricoltori ed il potere d’acquisto dei consumatori, altresì tutelati nella sicurezza e nella qualità da chi vende loro i prodotti che coltiva. Inoltre, evitando i percorsi più lunghi per i trasporti, dà il buon esempio per quanto riguarda la lotta al cambiamento climatico.Nel 2008 un italiano su due (52 per cento) ha acquistato almeno una volta direttamente dal produttore agricolo, la forma di distribuzione commerciale che ha registrato la maggiore crescita con un fatturato di circa 2,7 miliardi di euro. Si tratta – continua la Coldiretti – di un fenomeno in controtendenza rispetto alla crisi generale perché concilia la necessità di risparmiare con quella di garantirsi la sicurezza del cibo. Tra le motivazioni di acquisto dell’indagine Swg/Coldiretti spicca infatti la genuinità (63 per cento) seguita dal gusto (39 per cento) e dal risparmio (28 per cento). Così anche a Piacenza, continua Bisi, dopo il consolidato successo della struttura di Piazza Casali e del mercato di Fiorenzuola, Coldiretti supporterà le iniziative dei suoi produttori per ogni forma di vendita diretta agevolata tra l’altro dal ritorno della buona stagione; non solo presso i mercati settimanali di città e provincia, ma anche in occasione di sagre e fiere ed ovviamente presso le aziende e presso gli agriturismi dove sempre più numerosi i cittadini si recano per trovare pace, quiete, tranquillità, ma soprattutto i prodotti del territorio e la cultura eno- gastronomica.I mercati contadini, gli agriturismi, i distributori del latte, gli stand sui mercati, non sono, come qualcuno ha maliziosamente denominato, l’attività di "bancarellai" (salvo poi scopiazzare), ma il frutto, ricorda Bisi, della metodica e convinta opera di sensibilizzazione svolta da Coldiretti per far riconsiderare i valori di un’agricoltura prima emarginata dalla società. "Noi, conclude il presidente di Coldiretti Piacenza, abbiamo dato nuovi input al lavoro dei nostri soci, un esempio di qualità a giusto prezzo, educando i consumatori ad una corretta alimentazione ed alla stagionalità, che oltretutto preserva anche l’ambiente, un obiettivo portato avanti nonostante l’ostracismo di molti e che ora ci viene unanimemente riconosciuto, anche dall’Europa".Anche di questi temi, di questi aspetti tecnici e sociali, si discuterà nell’incontro che si svolgerà domani  al Palazzo dell’Agricoltura sulla "filiera corta".

Radio Sound