Dopo quelle su prostituzione, graffiti e bivacchi, da oggi entra in vigore il quarto provvedimento antidegrado: il Comune, stavolta, dichiara guerra all’occupazione abusiva di edifici abbandonati per uso di ricovero temporaneo, specialmente da parte di clochard che ne utilizzano i locali, a dispetto delle condizioni che possono mettere a repentaglio la loro incolumità. Il provvedimento, approvato dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, è volto non solo a prevenire situazioni che pregiudichino negativamente l’immagine della città, ma ha innanzitutto l’obiettivo di tutelare la sicurezza urbana, a fronte dei frequenti episodi di occupazione impropria degli immobili abbandonati, utilizzati come rifugio temporaneo a dispetto di condizioni che possono mettere a repentaglio l’incolumità delle persone. Pertanto, l’ordinanza sindacale stabilisce che "in tutto il territorio del Comune di Piacenza è fatto divieto di mantenere gli immobili in stato di abbandono, incuria e/o degrado tali da consentire l’occupazione e l’utilizzo degli stessi da parte di soggetti che ne fruiscono quali impropri rifugi e/o ricoveri temporanei di fortuna"."Si tratta – spiega in proposito il sindaco Roberto Reggi – di un’ordinanza, che ha lo scopo di prevenire le situazioni di pericolo cui potrebbe andare incontro chi occupa abusivamente un immobile in grave stato di incuria. Però il provvedimento ha anche uno scopo di controllo, per evitare occupazioni anche temporanee da parte di persone senza fissa dimora; lo stato di incuria dell’immobile non deve renderlo soggetto a occupazioni abusive neppure potenzialmente". L’ordinanza prevede inoltre che, qualora i proprietari di tali immobili non provvedano tempestivamente (entro i 30 giorni successivi alla notifica del verbale di constatazione e alla contestuale diffida), a interdire gli accessi agli edifici stessi, o a intervenire per eliminare tutti i problemi rilevati, il competente Servizio Edilizia del Comune di Piacenza vi provvederà d’ufficio, senza obbligo di preavviso e con totale addebito al proprietario dell’immobile in questione, di tutte le spese sostenute dall’Ente. La violazione di questo secondo punto dell’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pari a 500 euro, con facoltà, per il trasgressore, di estinguere l’illecito mediante il pagamento di tale somma."Con questo provvedimento – conclude il Sindaco – si è voluto aggiungere un ulteriore strumento, oltre a quelli emanati nei mesi scorsi, per prevenire l’accadimento di episodi che possano pregiudicare la sicurezza urbana".