A conferma degli ottimi rapporti con il nostro territorio, che conseguono dalla concreta collaborazione in corso da anni con l’Amministrazione provinciale, Slow Food, l’associazione piemontese da decenni impegnata a tutelare e valorizzare la tradizione enogastronomica italiana, ha deciso di tenere quest’anno a Piacenza il corso di formazione che organizza ogni anno per i suoi formatori, chiamati a diffondere il "verbo" dell’associazione tra i cittadini italiani, soprattutto tra i giovani. Il corso si tiene all’istituto alberghiero del Centro scolastico agroalimentare di strada Agazzana. Durerà tre giorni, oggi (sabato), domani, e lunedì. I corsisti sono una trentina, provenienti da ogni parte d’Italia. A portare loro il saluto della comunità piacentina, oggi, all’alberghiero, l’assessore provinciale all’Agricoltura Mario Spezia (che ha ricordato i buoni rapporti tra Slow Food e Provincia), l’assessore al turismo del Comune Di Piacenza Paolo Dosi e il preside dell’Alberghiero, Mauro Sangermani. A informare sui contenuti del corso hanno provveduto, nell’incontro di cui parliamo, il responsabile della formazione slow food, Davide Ghirardi, e la referente locale dell’associazione, Luisella Verzieri.. Il corso punta a preparare i docenti a diffondere, soprattutto tra i ragazzi, uno stile di alimentazione che dia centralità al piacere e al gusto del mangiare. Suo scopo, per dirla in breve, è trasmettere una cultura alimentare che sia attenta anche alla sostenibilità ambientale e sociale relativa alla produzione dei cibi. Muovendo dalle seguenti premesse: che il cibo buono è il risultato della competenza di chi produce e di un modo di produrre che non altera la naturalità dei prodotti; che le tecniche di produzione dei cibi devono rispettare l’ambiente; che il lavoro per produrre il cibo deve essere rispettoso dei diritti delle persone.Nel loro soggiorno a Piacenza i corsisti avranno modo di gustare il meglio della nostra cucina e di conoscere il nostro territorio