commissione Sviluppo economico, pioggia di input

Accelerare i tempi delle decisioni della Pubblica amministrazione,  portare a compimento progetti e opere pubbliche già programmate,  ammorbidire la burocrazia, non rinunciare a investire per non  indebolire ulteriormente il ciclo economico. E ancora: favorire  quanto più possibile l’apertura di nuove imprese, tutelare il più  possibile i lavoratori disoccupati e cassintegrati rimpinguando tutti  i fondi a disposizione, dialogare con gli istituti di credito.Un Sos lanciato con forza al mondo della politica dalle principali  categorie economiche del nostro territorio e dai sindacati. Sono  stati numerosi, ieri in commissione Sviluppo economico, gli inviti, i  suggerimenti e gli input, provenienti dai vari rappresentanti  presenti in aula, per tentare di contrastare una crisi economica  globale definita unanimemente «dura, cruenta e in grado di correre ad  una velocità che non avevamo previsto». Una crisi che, come l’ha  definita l’economista e consigliere Giacomo Vaciago (autore di un  intervento più che illuminante partito dalle origini di questa  crisi), «è la più grave, non dal 1929 a questa parte, ma dai tempi di  Adamo ed Eva». Ma al di là delle misure concrete e specifiche che  andrebbero adottate, tutti sono stati concordi su una cosa: occorre  agire, fare squadra e stare uniti, attivando il prima possibile una  cabina di regìa a livello provinciale che metta insieme tutti gli  interventi in cantiere per evitare che ogni ente locale o ogni  associazione agiscano in maniera spaiata senza un necessario  coordinamento.Erano presenti dirigenti di Confindustria, Camera di commercio, Cna,  Banca di Piacenza, Cgil, Cisl e Uil, Coldiretti.

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