Crisi economica. Dall’inizio dell’anno sono circa 60 le aziende del comparto industriale della provincia di Piacenza che hanno aperto una procedura di cassa integrazione. A loro va sommato circa un altro centinaio di piccole e medie imprese, per lo più artigiane, che non hanno la possibilità di mettere in campo alcun ammortizzatore sociale per i loro dipendenti. Circa un migliaio i lavoratori inseriti nelle liste per la cassa integrazione ordinaria, 500 i contratti a tempo determinato non rinnovati e 2000 gli interinali che hanno perso il posto. E, nonostante tutto, la nostra provincia sembra reggere meglio di altre realtà, letteralmente messe in ginocchio dalla congiuntura negativa. Nei prossimi giorni- ha annunciato Gianni Copelli della Cgil- verrà presentato il protocollo provinciale sulla ricollocazione e protezione dei lavoratori.