Truffa all’Unione Europea, ci sono altri quattro indagati. La Guardia di Finanza accusa infatti tre imprenditori ed un consulente piacentini per l’emissione di fatture ritenute false per centinaia di migliaia di euro. Le fatture sarebbero state gonfiate per ottenere maggiori finanziamenti per la costruzione di un opificio in Calabria, il punto che ha fatto collegare le indagini delle Fiamme Gialle piacentine con quelle dei colleghi di Cosenza e Catanzaro impegnati nell’operazione "Sparkling", che – come reso noto in settimana – ha portato nel mirino dei finanziari calabresi cinque piacentini facenti capo alla stessa impresa finita nel mirino dei finanzieri del nucleo tributario piacentino, diretti dal maggiore Gianluca Tortora.
