Al Presidente dell’Associazione Piacentina Latte Marco LucchiniAl Presidente di Confagricoltura Piacenza Michele LodigianiAl Presidente della Confederazione Italiana Agricoltori Giovanni Malchiodi e p.c. alla stampa localeIn riferimento alle vicende del Decreto che assegna le quote latte aggiuntive, sono dispiaciuta di non poter presenziare al Vostro presidio di venerdì 27 febbraio per precedenti impegni istituzionali, ma garantisco da parte mia e del Partito Democratico il massimo impegno al Vostro fianco nella battaglia sul decreto.In particolare, due sono gli aspetti di questa vicenda che riteniamo irricevibili.In primo luogo, il decreto istituisce un principio, inaccettabile per imprenditori e cittadini onesti, secondo cui vengono premiati i produttori che hanno agito nell’illegalità, cui non solo sarà consentito di vedere sanata con poca spesa la situazione, ma addirittura sarà concessa una posizione privilegiata nell’attribuzione del nuovo contingente di quote latte. Si tratterebbe di un colpo di spugna sul passato volto a penalizzare ulteriormente chi -ed è la stragrande maggioranza degli allevatori- ha sempre rispettato le regole e ha continuato a investire anche a prezzo di notevoli sacrifici economici.In seconda istanza, il Ministro Zaia sembra prescindere dall’ascolto e dalla valorizzare del ruolo delle Associazioni degli agricoltori, che rappresentano il vero tessuto produttivo, serio e corretto, del settore.Il Partito Democratico in Senato sta conducendo quindi una battaglia di merito e di metodo, che continueremo a portare avanti anche alla Camera.L’azione del Partito Democratico in Parlamento sarà finalizzata ad un’equa distribuzione delle quote, in applicazione della vigente legge 119 – a suo tempo votata in Parlamento da larga parte della maggioranza e dell’opposizione -, che ha prodotto buoni esiti individuando, ad esempio, nelle Regioni gli organi deputati all’amministrazione delle quote dei rispettivi territori. Secondo il PD, che in Senato ha chiesto al Ministro di non includere "gli splafonatori" come categoria individuabile nel testo di legge, le priorità nell’assegnazione delle quote latte aggiuntive devono essere in primis ai titolari della cosiddetta quota b tagliata e ai produttori affittuari di quota. Inoltre riteniamo che la rateizzazione dovrà essere contenuta in un massimo di 20 anni e accordata a condizioni di mercato (euribor +1%).Infine, ribadiamo l’assoluta contrarietà del PD alla nomina del Commissario di Governo che disciplini il rapporto con i super splafonatori: sia invece il Ministero a farsi carico, dentro al quadro normativo, dei casi specifici. On. Paola De Micheli