Confagricoltura Piacenza esprime la propria soddisfazione per la conversione in legge del decreto legge "mille proroghe", che prevede anche l’esclusione dall’ICI dei fabbricati rurali. "Finalmente – commenta Michele Lodigiani, presidente di Confagricoltura Piacenza – si è portato a soluzione un problema delicatissimo ed oneroso per le imprese agricole". Una soluzione, quella ottenuta attraverso la legge approvata, con grande sensibilità del Governo e del Parlamento, fortemente auspicata dall’Organizzazione degli imprenditori agricoli che aveva rimarcato l’iniquità dell’imposta che ricadeva su beni strumentali all’attività di impresa. La conversione in legge dell’emendamento approvato dalla commissione affari costituzionali del Senato scrive la parola fine sull’ennesima querelle tra comuni (che, con qualche apprezzata eccezione, insistevano per il pagamento dell’imposta, forti anche di una circolare dell’Anci Emilia-Romagna dello scorso mese di ottobre) e governo. La legge approvata ieri mette nero su bianco quanto già chiarito dal ministro per l’attuazione del programma, Gianfranco Rotondi, che rispondendo a un’interrogazione si era espresso contro la tassazione dei fabbricati rurali, giudicandola una doppia imposizione, in considerazione del fatto che, aveva spiegato il ministro, il reddito dominicale del terreno incorpora già la rendita dell’immobile. Una parola di ringraziamento viene infine spesa dal presidente Lodigiani ai parlamentari piacentini e agli altri esponenti delle istituzioni locali e regionali che, sensibilizzati da Confagricoltura Piacenza sull’argomento nelle scorse settimane, hanno fattivamente contribuito a risolvere lo spiacevole equivoco.