Rallenta l’economia piacentina. Il morso della crisi si fa sentire. La conferma dall’indagine congiunturale, relativa agli ultimi sei mesi del 2008 presentata oggi da Confindustria Piacenza. Parla di un "Giano bifronte" il presidente Sergio Giglio, nella sua analisi dei numeri: se i primi tre mesi si caratterizzano ancora di positività, l’ultima parte dell’anno appena trascorso ha risentito della difficile situazione generale. La produzione è il dato meno positivo: l’incremento è di poco superiore allo 0 contro la percentuale di 3,11 rilevata nella precedente indagine. Innovazione e ricerca la ricetta suggerita oggi da Giglio per far fronte ai mutati bisogni dei consumatori. Inevitabile una riflessione sull’occupazione: il presidente di Confindustria ha sottolineato la sensibilità degli imprenditori piacentini, che-stando ai dati- considerano la riduzione del personale l’ultima spiaggia. Sta di fatto che, ad esclusione del settore della meccanica, +2,24%, il livello occupazionale registra comunque un calo generale. Giglio ha anche ribadito l’importanza di pensare positivo, con un appello anche ai media a non rimarcare continuamente il periodo di crisi. Poco confortanti però le previsioni, solo il 9% degli imprenditori intervistati si aspetta un aumento degli ordini, mentre il 48% attende un calo. A questo si aggiunge la prospettiva della diminuzione della produzione, avvertita dal 45%.