Paolucci e la sfida all’arte contemporanea

Portare un padiglione nazionale dello Stato Vaticano alla Biennale di Venezia del 2011. Ovvero, portare l’arte sacra in una cornice tradizionalmente avversa alla Chiesa. E’ la crociata dell’ex titolare del dicastero per i Beni culturali Antonio Paolucci che – d’intesa con il presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, monsignor Gianfranco Ravasi, il ministro Sandro Bondi e il presidente della Biennale Paolo Baratta – intende tendere una mano all’arte contemporanea. "Un modo – ha commentato Paolucci, ospite questa sera alla Fondazione per parlare del ruolo dell’arte nel quadro dell’economia nazionale – per cercare di ricomporre una frattura vecchia di 150 anni. Nell’ultimo secolo e mezzo, infatti, c’è stato un doloroso divorzio tra la Chiesa e l’arte. Ora vogliamo cercare di ricomporre questo divorzio. Una cosa molto rischiosa – questo è chiaro – ma io penso che nel 2011 si potrebbe tentare questo azzardo. Del resto da qualche parte bisognerà pur cominciare".  

Radio Sound