"Alcune recenti e dure prese di posizione delle associazioni agricole e dei produttori di latte rispetto al decreto legge sulle quote latte approvato dal Governo, sono condivisibili e suggeriscono di apportare allo stesso alcune significative modifiche" lo sostiene il parlamentare piacentino Tommaso Foti (PdL). "Quella delle quote latte e degli splafonamenti – sostiene il parlamentare del Popolo della Libertà – è questione che si è posta in più occasioni negli ultimi dieci anni, con contrapposizioni anche particolarmente dure, e si deve all’intelligente azione dell’allora Ministro Gianni Alemanno la individuazione di una soluzione legislativa equilibrata e rispettosa delle varie posizioni". "Non vedo perciò per quali motivi – continua l’on. Foti – si sia voluto nuovamente riaprire una questione già chiusa con gli inevitabili strascichi che detta decisione provocherà. Il fatto di avere ottenuto dalla Comunità Europea la possibilità di produrre latte in quantità significativamente maggiorata rispetto al passato, non può infatti che portare ad una distribuzione condivisa della stessa." "Alcune forzature legislative – conclude l’on. Foti – suonano invece oggi come beffa per tutti quegli imprenditori che in questi anni si sono attivati, anche impegnando significative risorse economiche, per produrre latte in un contesto di legalità. Ne segue il personale impegno per rimuovere alcune norme particolarmente stonate contenute, come detto, nel decreto in questione."