Piano territoriale di coordinamento provinciale, prosegue il dibattito

Programmare interventi strutturali per lo stoccaggio dell’acqua. Interventi che recepiscano la richiesta del fabbisogno del territorio piacentino, da realizzare solo qualora lo studio di fattibilità ne accerti la compatibilità ambientale. E’ la puntualizzazione voluta dal capogruppo del Carroccio Massimiliano Dosi – e accolta dal consiglio – alla variante del piano territoriale di coordinamento provinciale, il principale strumento di pianificazione a lungo periodo di cui si doterà via Garibaldi. Il tema è di quelli che destano particolare interesse, soprattutto tra le fila del comitato Notube, che si oppone all’intubamento delle acque di fiumi e torrenti e alla loro messa in stress idrico per diversi chilometri. Non per niente in sala non mancava una nutrita delegazione del coordinamento. 97 emendamenti stanno progressivamente per essere scremati dal filtro consiliare. La discussione proseguirà lunedì 16 febbraio. Ma già, al termine di cinque ore di seduta, sono emerse rilevanti novità. Una su tutte porta ancora una volta la firma di Dosi. Si tratta di un breve paragrafo approvato in sala, che dovrebbe arrestare il fenomeno del proliferare di antenne per la telefonia mobile nelle vicinanze delle abitazioni. L’aggiunta al Ptcp, infatti, obbligherà i Comuni – nella stesura dei propri documenti programmatici – a prevedere la presenza di un’area comunale destinata ad accogliere le grandi parabole dei ripetitori. La nuova norma, pur non vincolando i gestori ad usufruire della zona dedicata all’installazione, sgraverà il concentramento di antenne nelle aree residenziali e ridurrà l’impatto ambientale che comporta la presenza di queste aree. Emendamenti sono passati anche sui temi dell’edilizia residenziale e della regolamentazione nel campo delle cosiddette energie alternative.

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